Torna il Campania Festival, tra gli ospiti mostri sacri come Bob Wilson e Jan Fabre ma anche tanti giovani talenti

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Ospiti internazionali del calibro di Bob Wilson, Jan Fabre, Euripides Laskaridis, Nat Randall, Anna Breckon, Patrick Blenkarn e Milton Lim. Ma anche giovani talenti, con una forte presenza femminile. Si presenta cosi’ la 17esima edizione del Campania Teatro Festival, in programma dal 21 settembre al 15 dicembre. La prima novita’ della kermesse, organizzata dalla fondazione Campania dei Festival, con il sostegno della Regione e in contributo del ministero della Cultura, sta proprio nella data, che e’ stata posticipata di tre mesi rispetto a quella tradizionale, a causa delle incertezze legate allo sblocco dei fondi Fsc destinati alla Campania. Un’incertezza che ha portato gli organizzatori a rinunciare a quattro sezioni e agli spazi all’aperto. Il programma prevede 40 spettacoli, otto dei quali internazionali, con 60 repliche complessive e 30 concerti. Come spiega il direttore Ruggero Cappuccio, i luoghi scelti sono tutti “estremamente rappresentativi della storia del Festival”. Tra questi spiccano Palazzo Reale, i teatri Mercadante e Sannazaro e la Galleria Toledo a Napoli, ma c’e’ anche il Galoppatoio della Reggia di Portici, che e’ una novita’ assoluta nella storia della manifestazione. Proprio in questa location, il 12 ottobre Wilson proporra’ il suo ‘Ubu’, ispirato al famoso testo scritto da Alfred Jarry nel 1896, che contiene una forte critica contro la guerra e il totalitarismo. Il tema dei conflitti internazionali rappresenta il fil rouge della kermesse, come si evince anche dal titolo scelto per l’edizione 2024, ovvero ‘Battiti per la liberta”. Il talentuoso regista belga Jan Fabre portera’ in scena due spettacoli, ‘I am a mistake’ e ‘I am sorry’. Da segnalare anche il talentuoso performer argentino Luciano Rosso, che a ottobre presenta ‘Apocalipsync’, un viaggio divertente sui molteplici modi per evitare la noia. Nel centro di Napoli, in piazza Municipio, Luca Bizzarri sara’ tra i protagonisti de ‘Il medico dei maiali’, con testo e regia di Davide Sacco. Neri Marcore’ sara’ invece al Mercadante con lo spettacolo ‘Tra Gaber e ‘Faber’, un lavoro che indaga sulle mosse ispirative del ‘signor G’ e di De Andre’. Restando al Mercadante, per i grandi classici ci sara’ a dicembre il ‘Macbeth’ di Shakespeare, per la regia di Jacopo Gassman.

Previsti anche due laboratori, un workshop sulle arti e uno sulla cultura, entrambi a Napoli. Confermata la politica dei prezzi popolari: il ticket intero costera’ 8 euro, ma sono previste diverse agevolazioni, tra cui uno scontro di 3 euro per gli under 30. “Il Festival e’ salvo grazie al presidente della Regione – sottolinea Cappuccio – altrimenti non si sarebbe celebrato. Abbiamo dovuto fare delle rinunce perche’ servivano risorse. Abbiamo scelto questo titolo, che non e’ un pensiero generico o uno slogan, ma un contenuto forte al quale teniamo immensamente”. Il presidente della Fondazione, Alessandro Barbano, rimarca che, “mai come in questo momento, si sente il bisogno di questa iniziativa. Le emergenze attivano energie supplementari – aggiunge – e il fatto che il Festival sia stato confezionato in breve tempo, non ha causato alcuna diminutio sulla qualita’ dell’offerta”. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, evidenzia lo sforzo compiuto per finanziare la kermesse con oltre 2 milioni. “Abbiamo ridotto di un po’ – spiega – perche’ non e’ ancora stato firmato l’accordo di coesione, ma abbiamo ritenuto di non interrompere alcuni eventi particolarmente significativi come questo. Vogliamo trasmettere un messaggio di fiducia e speranza all’Italia intera e non vogliamo proporre angoscia, anche se continuiamo a combattere per la tutela dei diritti e dei valori di liberta’”.