Calcio, Spalletti: “Il primo sorriso dopo gli europei”

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Roma, 5 set. (askanews) – “Dopo i primi tre giorni di lavoro, dopo averli allenati questi ragazzi mi hanno regalato il primo sorriso calcistico dopo l’Europeo. Ho visto belle cose, ritmo, passione, disponibilità, dare del tu al pallone. È questa la chiave per rimettere a posto le cose”. Questa la riflessione di Luciano Spalletti al termine del raduno a Coverciano, prima di salire sull’aereo che insieme al gruppo azzurro lo porta a Parigi, dove domani sera ci sarà la prima sfida stagionale contro la Francia, valida per la Nations League. “Ci aspetta una gara contro un avversario di alto livello, ma nel calcio attraverso la passione e la disponibilità si può sempre riuscire ad annullare tutto – ha proseguito il ct della Nazionale ai microfoni di Raisport – Voglio vedere quelle caratteristiche che servono per sopperire a quelle qualità individuali che i nostri avversari possono avere più di noi. Al di là di chi partirà dall’inizio o subentrerà bisogna tenersi pronte due o tre alternative. Bastoni del tutto recuperato? Da subito mi ha dato piena disponibilità”.

“Abbiamo iniziato un percorso nuovo, siamo carichi e vogliosi di ricominciare. Bisogna guardare avanti ma sempre tenendo conto degli errori commessi in Germania – ha detto Gianluigi Donnarumma a Raisport – Vedo la squadra con le motivazioni giuste. Ci sono insomma i presupposti per fare una grande partita”. Oltretutto sarà particolare per Donnarumma visto che giocherà al Parco dei Principi, lo stadio del suo club, il Psg, affrontando compagni ed ex compagni fra i quali Mbappè. “Ci siamo sentiti prima di partire per Coverciano, sarà stimolante affrontarli, ci aspetta una sfida difficile contro avversari forti e imprevedibili, però – ha sorriso – conoscendoli un po’ qualcosa potrò ‘rubare’….Puntiamo a fare il massimo. Anche noi abbiamo giocatori che possono fare la differenza, io sono pronto a fare la mia parte – ha detto rispondendo sul tema della leadership alla ‘Chiellini’ – Manca uno come Barella, comunque ci sono tanti altri giocatori abituati a certi palcoscenici avendo fatto finali di Champions, Europa League e Conference. Bisogna aiutare i giovani e cercare di creare un gruppo importante, intanto si vede che è unito, si diverte e ha voglia di ritrovarsi per ripartire con vista sul Mondiale”.