Quante storie!

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Oltre a essere il titolo di una nota trasmissione culturale televisiva della RAI, interessante e ben seguita, di solito quella espressione è usata per indicare altro. Con tanto di punto esclamativo, giusto per rafforzare l’idea del disagio che esprime già mentre se ne parla, viene adoperata principalmente nel senso di “che esagerazione!”. Nella situazione attuale, con riferimento ai vari eventi delittuosi che sempre più pullulano in Italia e nel mondo, la sua lettura va intesa come una sconcertante sottolineatura di quanto, oramai da un po’, accade dappertutto con frequenza crescente. Il fatto che tale modo di agire stia dilagando a macchia d’olio e con il ritmo accennato, potrebbe essere prodromico a qualcosa di ancora più terribile di quanto si è finora verificato. Potrebbe non essere più sufficiente cercare di incastrare i fattacci che turbano periodicamente le comunità tra episodi di follia, di disagio sociale e molte altre specie di comportamenti degenerati e difficilmente catalogabili nelle categorie standard già note ai criminologi. È una situazione che evoca sconvolgimenti epocali, in tempi di particolare fervore religioso sarebbero definiti “castighi di Dio”. In effetti la descrizione fin qui resa potrebbe essere sintetizzata in parole ancora più stringate, come il ricorso a un comportamento umano saltuario che si verifica all’interno di un normale ciclo della storia. Andando a dare una scorsa, anche se per sommi capi e limitata all’ Italia, di come sono andate le umane vicende dall’inizio dell’era cristiana, si possono avere testimonianze, anche se solo casuali, di situazioni assimilabili a quelle attuali. Complotti, congiure e tenzoni sono state all’ordine del giorno da quel di. Ciò che si è aggiunto oggi sono ormai la frequente gratuità e la ferocia ingiustificata con cui sono perpetrate e da e verso chi esse sono dirette. Si può dire senza tema di sbagliare che sono azioni assimilabili più ai comportamenti dei primati che a quelli degli esseri umani, gli stessi che hanno reso bello il mondo. Appunto una fraintesa interpretazione di modernità del modo di vivere contemporaneo è ciò che sta alimentando questa forma di genocidio a puntate ma non pertanto dilazionato, che opera dovunque, con proporzioni e consistenze diverse. Una ratio del fenomeno non è stata ancora individuata. Che il contesto dove certe cose accadono con maggior frequenza certamente si: pressappoco dovunque.