Auto, case cinesi puntano a produrre in Ue per aggirare i dazi

13
In foto, una fabbrica della Ongqi, industria di automobili di lusso

L’ultima casa auto cinese a dichiarare di essere alla ricerca di siti per produrre in Europa e aggirare i dazi che possono arrivare fino al 36%, è Xpeng. He Xiaopeng, amministratore delegato della casa auto partner di Volkswagen che ha investito 700 milioni per rilevare il 5%, ha confermato a Bloomberg di essere nelle fasi iniziali della ricerca e che si sta concentrando in aree con bassi rischi legati al mercato del lavoro. Il gruppo è alla ricerca anche di aree in cui installare datacenter per la gestione della mobilità connessa e autonoma Xpeng è soggetto a una impostazione Ue del 21,3%. Anche altri big cinesi sono alla ricerca di siti produttivi. Byd, che sconta una impostazione del 17%, ha scelto Szeged in Ungheria dove conta di iniziare la produzione entro il 2026 con una capacità di 150mila auto l’anno, che potrebbe raddoppiare a 300mila. Il colosso a controllo statale Chery, che sconta un’imposta del 36%, invece ha scelto per il suo marchio Omoda l’ex stabilimento Nissan di Barcellona. La produzione dovrebbe iniziare quest’anno con l’obiettivo di arrivare a 150mila auto entro il 2029 in joint venture con la società spagnola Ebro Ev Motors. Secondo indiscrezioni Chery avrebbe anche avviato trattative con il governo italiano per aprire un secondo stabilimento in Europa. Anche Dongfeng, che produce fra l’altro la Dacia Spring per Renault, starebbe parlando con il governo italiano per aprire uno stabilimento da 100mila veicoli, secondo quanto riportato dalla Reuters. Leapmotor, di cui Stellantis ferma il 21%, invece ha iniziato la produzione della citycar elettrica T03 nello stabilimento Stellantis di Tychy in Polonia e in futuro potrebbe utilizzare altri siti del gruppo per produrre altri modelli. Leapmotor distribuirà le sue auto tramite i concessionari Stellantis. L’altro colosso a controllo statale Saic è alla ricerca di un sito per produrre le auto del marchio MG. Il sito di Longbridge in Inghilterra dove è nato il brand infatti è in gran parte stato riqualificato a edilizia residenziale. Secondo indiscrezioni Saic starebbe valutando la Spagna. Anche Geely che controlla Volvo, Lotus, il 50% di Smart con Mercedes di cui è il primo azionista con il 10% circa, potrebbe valutare la Spagna nel caso in cui non riuscisse a chiudere le trattative in corso con la Polonia.