Incentivi europei e nazionali, alla Campania 7,3 mld in 25 anni: prima regione al Sud e seconda in Italia

24
in foto Stefano Ciacciarelli

Campania, insieme a Piemonte e Puglia, sono le regioni che, dal 2000 ad oggi, hanno raccolto più finanziamenti europei destinati alla competitività delle imprese. Secondo un’analisi (fonte banca dati opencoesione.gov.it) condotta da Vendor, società specializzata in finanza agevolata, efficienza energetica ed operativa per le Pmi, negli ultimi 25 anni, sono stati finanziati a livello nazionale quasi 200 mila progetti con fondi pubblici per un totale di 21,46 miliardi di euro di cui 13,96 miliardi derivati dai programmi europei per le politiche di coesione in tema di competitività delle imprese.
“I finanziamenti pubblici per la competitività delle imprese – afferma Stefano Ciacciarelli, Ceo di Vendor – hanno rappresentato nell’ultimo quarto di secolo un importante motore di sviluppo per tutte le regioni italiane con alcuni casi di successo come Piemonte, Campania e Puglia che sono riusciti a sfruttarli nel migliore dei modi. Ed è proprio la capacità di intercettare i finanziamenti resi disponibili dalle Istituzioni con progetti di lungo respiro che rappresenta un elemento strategico in grado di migliorare la competitività delle imprese. Ora, l’auspicio è che con l’aggiunta dei fondi provenienti dal PNRR e destinati alle imprese, si possa aprire una nuova fase di investimenti e opportunità per rafforzare ulteriormente il tessuto economico e produttivo del nostro Paese”.
Per quanto riguarda i finanziamenti Ue del fondo Fesr erogati alle Pmi dal 2000 ad oggi – il Fondo europeo di sviluppo regionale è uno dei principali strumenti finanziari della politica di coesione dell’Ue -, la Campania ha raccolto 3,18 miliardi di euro, classificandosi al secondo posto dopo il Piemonte (3,48 miliardi) e davanti alla Puglia (2,07 miliardi). Seguono, Sicilia (1,33 mld euro), Abruzzo (790 milioni di euro) e Calabria (411 milioni di euro). Per rintracciare un’altra regione del Nord Italia bisogna arrivare all’ottavo posto, con la Lombardia dove le pmi hanno portato a casa nei quasi 25 anni esaminati oltre 305 milioni di euro. Fanalino di coda è la Valle D’Aosta (12 milioni di euro) preceduta dal Trentino Alto Adige (28 milioni di euro).
Se consideriamo, invece, il totale dei finanziamenti erogati ai beneficiari dai soggetti pubblici nazionali e locali la graduatoria cambia nuovamente ma vede sempre in vetta la Campania, questa volta al primo posto con 4,1 miliardi di euro erogati seguita da Piemonte (3,83 mld) e Abruzzo (3,5 mld). Alle spalle, più staccate, troviamo Puglia, Sicilia e Calabria rispettivamente con 1,94 miliardi di euro, 1,64 miliardi e 806 milioni di euro ottenuti.

Progetti finanziati e impatti regionali
Per quanto riguarda il numero di progetti approvati e realizzati, l’83% (quasi 155 mila) sono concentrati nel programma Ue 2014 – 2020. Anche la Campania, infatti, ha dimostrato una particolare capacità di sfruttare il settennato 2014-2020, periodo in cui si è concentrata la maggior parte dei finanziamenti. Dal 2000 a oggi, la regione, pur avendo realizzato 15.098 progetti (con il 94% di essi finanziati nel programma UE 2014-2020), solo al terzo posto per numero dietro Piemonte (25.874) e Veneto (17. 268), ha fatto segnare il valore finanziato più alto a livello nazionale per un totale di 3,25 miliardi di euro, precedendo quindi sia la Puglia con un totale finanziato di 2,07 miliardi di euro sia il Veneto con 260 milioni di euro.
“Le pmi italiane – argomenta Stefano Ciacciarelli – hanno capito l’importanza dei finanziamenti europei. La cultura della finanza agevolata deve ancora farsi strada ma ormai sempre più soggetti imprenditoriali sono consapevoli di quanto sia importante per dare una spinta alla propria crescita e tante realtà devono anche maturare l’idea che in questo percorso devono farsi accompagnare da professionisti competenti”.