Ritorno dalle vacanze tra nostalgia e insoddisfazione. Ma a casa Italia è tutto come prima, anzi peggio

Ieri ultima domenica di agosto e ancora una volta bisogna constatare che tempus fugit, senza fermarsi o rallentare per alcun motivo. Il suo contabile, il Calendario, porta il conto di quanto ne è già passato rispetto a un termine convenzionale e definito e di quanto sarà necessario che ne passi ancora. Il temibile quanto inattaccabile Ragionier Calendario, è andato spedito come gli altri anni e è stato capace di far sembrare il periodo delle ferie un flash nel buio della routine quotidiana. Arrivando così a oggi, primo giorno di quella che sarà la sua volata fino alla fine dell’anno, con un carico di meraviglie di tutto riguardo. Ciò che, a prima vista lascia delusi, come avviene di solito in queste situazioni, è che buona parte della popolazione era convinta che, al ritorno dalle vacanze, come spera ogni anno, avrebbe trovato qualcosa di cambiato, non si è mai capito in virtù di chi o di che cosa. Non che oltreconfine non si verifichi lo stesso fenomeno, ma certamente con dimensioni più contenute. Con molta probabilità quest’anno andrà diversamente: sono troppe le influenze esogene al sistema Paese. I suoi conti continuano a peggiorare, tant’è che il debito pubblico è arrivato da qualche giorno a quota 3.000 miliardi di euro. Proposte serie da parte del Governo non sembra di intravedere, e è quanto complica la situazione. Per non fare esplodere l’emotività popolare, sarà bene augurare a tutti buon lavoro e, per chi sta al vertice, buona fortuna.