Muore in mare il primario Vito Procacci: multato per gli straordinari durante il Covid, scrisse a Mattarella

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in foto Vito Procacci

Il primario del pronto soccorso di Bari, Vito Procacci, 65 anni, deceduto la notte scorsa dopo un malore durante un bagno in mare serale, era stato in prima linea durante l’emergenza Covid, sia nella prima che nelle successive fasi dell’ondata pandemica. Era stato protagonista, assieme ad altri medici e infermieri, anche di video diventati virali in cui invitava i cittadini a restare a casa. L’impegno profuso durante la pandemia gli costò persino una multa per troppi straordinari, poi cancellata dopo l’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Procacci, infatti, assieme ad altri due primari fu sanzionato dall’ispettorato del Lavoro per gli eccessivi turni di lavoro durante l’emergenza Covid e per non aver rispettato le norme sui riposi di medici e infermieri. Le sanzioni arrivate dall’ispettorato del Lavoro provocarono polemiche e reazioni stizzite da parte degli operatori sanitari e non solo. A sollevare il caso fu proprio Procacci attraverso una lettera indirizzata direttamente al presidente della Repubblica, dopo essersi visto recapitare una sanzione amministrativa da 27mila euro. Nella lettera Procacci evidenziava che la sua struttura durante il periodo Covid aveva salvato “la vita a circa 8600 pazienti, di cui 1600 ventilati meccanicamente”. “Le scrivo – si leggeva – perché oggi, dopo tutto l’impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire orgogliosamente a rendere un essenziale servizio ai cittadini, in nome del giuramento di Ippocrate e dell’articolo 32 della Costituzione, le affido tutta l’amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi”. Lo sfogo di Procacci colpì il Capo dello Stato che chiamò il ministro del Lavoro. Le sanzioni furono sospese e successivamente annullate perché – fu stabilito – i medici avevano agito in stato di necessità.