Meeting di Rimini, Panetta: Calo demografico, pensioni a rischio. Servono più lavoro e più immigrati

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in foto Fabio Panetta

“La crescita resta l’obiettivo fondamentale per l’Italia, ma per ottenerla dobbiamo affrontare con decisione i problemi strutturali irrisolti”. E’ uno dei messaggi lanciati dal governatore della Banca d’Italia Fabio  Panetta intervenuto stamane al Meeting di Rimini. Molte delle “debolezze strutturali” dell’economia europea, secondo Panetta, “si ritrovano nell’economia italiana”. Rispetto al nostro Paese, i “segnali di vitalità emersi negli anni successivi alla pandemia ci consentono di guardare al futuro con fiducia ma senza indulgere in eccessi di ottimismo”. E proprio per risolvere quelli che lui definisce problemi strutturali, l’Italia dovrebbe concentrarsi “sulle finalità essenziali: rafforzare la concorrenza, potenziare il capitale umano, accrescere la produttivita’ del lavoro, aumentare l’occupazione di giovani e donne, definire politiche migratorie adeguate”.”Affrontare il nodo del debito richiede politiche di bilancio orientate alla stabilita’ e al graduale conseguimento di avanzi primari adeguati. Tuttavia, la riduzione del debito sara’ ardua senza un’accelerazione dello sviluppo economico’ e per questo ‘la strada maestra passa per una gestione prudente dei conti pubblici, affiancata da un deciso incremento della produttività  e della crescita”. E’ questa, in sintesi, la ricetta proposta dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, durante il suo intervento al Meeting di Rimini. Questo circolo virtuoso, prosegue, “aumenterebbe significativamente le probabilità di successo e rafforzerebbe la credibilità delle nostre politiche, alleggerendo il peso della spesa per interessi”. Ma il suo sguardo e’ rivolto anche all’Europa, perché “affrontare le debolezze strutturali, ridurre il debito pubblico e promuovere una crescita elevata non solo rafforzerà la nostra economia, ma contribuirà anche alla solidità’ dell’intera Unione europea”.

Taglio dei tassi a settembre? Ovviamente lo auspico
Un taglio dei tassi da parte della Bce nella riunione di settembre? “Ovviamente lo auspico”. Ad affermarlo è il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenuto stamattina al Meeting di Rimini. “Adesso c’e’ una discussione su quello che farà il consiglio della Bce a settembre, la mia idea ovviamente ce l’ho – ha detto Panetta – e in generale sredo sia ragionevole aspettarsi che si vada verso un allentamento delle condizioni monetarie”-

Gestire in maniera coordinata l’ingresso degli immigrati regolari
“Le proiezioni demografiche indicano che nei prossimi decenni si ridurrà il numero di cittadini europei in età da lavoro e aumenterà il numero degli anziani – ha detto tra l’altro il governatore di Bankitalia -. Questa dinamica rischia di avere effetti negativi sulla tenuta dei sistemi pensionistici, sul sistema sanitario, sulla propensione a intraprendere e a innovare, sulla sostenibilita’ dei debiti pubblici”. Per contrastare questi effetti, aggiunge, “è essenziale rafforzare il capitale umano e aumentare l’occupazione di giovani e donne, in particolare nei paesi, tra cui l’Italia, dove i divari di partecipazione al mercato del lavoro per genere ed eta’ sono ancora troppo ampi”. Per questo, “anche misure che favoriscano un afflusso di lavoratori stranieri regolari costituiscono una risposta razionale sul piano economico, indipendentemente da valutazioni di altra natura”. Da questo punto di vista, “l’ingresso di immigrati regolari andrà gestito in maniera coordinata all’interno dell’Unione, bilanciando le esigenze produttive con gli equilibri sociali e rafforzando l’integrazione dei cittadini stranieri nel sistema di istruzione e nel mercato del lavoro”.

Spesa per interessi pari a quella per l’istruzione
In Italia, “il problema cruciale rimane la riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto. Un debito elevato rende più onerosi i finanziamenti alle imprese, frenandone la competitività e l’incentivo a investire; espone l’economia italiana ai movimenti erratici dei mercati finanziari” e “sottrae risorse alle politiche anticicliche, agli interventi sociali e alle misure in favore dello sviluppo”. Ne e’ convinto il governatore, che aggiunge: “L’Italia, ragiona, è ‘l’unico Paese dell’area dell’euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito e’ pressoche’ equivalente a quella per l’istruzione. Sottolineo questo confronto perché è emblematico di come l’alto debito stia gravando sul futuro delle giovani generazioni, limitando le loro opportunità”.