Decreto Anziani, nuovo bonus da 850 euro al mese

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Foto di Cristina Gottardi su Unsplash
Il Decreto Anziani introduce un bonus (per ora in via solo sperimentale) di 850 euro mensili a favore delle persone anziane non autosufficienti. Tale bonus si affiancherà all’assegno di invalidità, nonché all’indennità di accompagnamento, che garantisce ai beneficiari un bonus mensile di 531,76 euro.
Ebbene, con il bonus Prestazione Universale le persone anziane potranno beneficiare di un contributo pari a 850 euro al mese, ovvero 11.050 euro all’anno.
Il bonus erogato con tale misura servirà a tutti quegli anziani incapaci di provvedere a sé stessi. Esso in particolare dovrà essere impiegato per il pagamento di collaboratori domestici, nonché per l’acquisto di servizi di assistenza agli anziani.

Secondo alcune stime, la platea dei potenziali beneficiari del bonus sarà piuttosto circoscritta, a causa dei requisiti particolarmente stringenti previsti dal Decreto Anziani: si parla infatti di un massimo di 25mila persone.
Vediamo, quindi, quali sono i requisiti per beneficiare del bonus:

  • un’età anagrafica di almeno 80 anni;
  • il reddito Isee non deve superare i 6.000 euro;
  • i richiedenti devono dimostrare di avere un livello di bisogno assistenziale gravissimo.
La scelta dei criteri con cui identificare il livello di bisogno assistenziale gravissimo sarà di competenza di una commissione tecnico-scientifica, i cui componenti saranno scelti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Quanto alla valutazione, in concreto, circa l’effettiva sussistenza del livello di bisogno assistenziale gravissimo, essa spetterà invece all’Inps. L’ente previdenziale dovrà, infatti, valutare se i richiedenti abbiano i requisiti necessari ad ottenere il bonus.

Quanto poi all’importo dello stesso, si prevede una ripartizione in due quote:

  • una prima quota sarà fissa e corrisponderà all’importo erogato con l’indennità di accompagnamento, che nel 2024 è pari a 531,76 euro;
  • la seconda quota, pari ad 850 euro, avrà una funzione integrativa ed è qualificata come assegno di assistenza.
Tale somma tuttavia, come detto, sarà utilizzabile esclusivamente per l’acquisto o l’accesso a determinati servizi, come assistenza alla propria persona da parte di collaboratori domestici o ancora servizi, forniti da imprese private, di cura e assistenza agli anziani.
L’utilizzo degli 850 euro è, quindi, limitato a un certo tipo di spese. Ne consegue che, qualora parte del bonus non sia utilizzato, le somme rimanenti devono essere restituite.
Inoltre, si segnala che l’importo non forma reddito e non può essere soggetto a pignoramento.