Guerre, siccità, turismo: considerazioni di Ferragosto…

Folla di turisti a Fontana di Trevi a Roma

È bene inviare subito gli auguri di una buona giornata urbi et orbi. Tanto perché esiste la minaccia concreta che, l’augurio è che non avvenga mai, possa arrivare, è proprio il caso di dire, dal cielo, all’umanità qualche regalo per nulla gradito. Va da se che tutte le liturgie, religiose e laiche, non sono mancate all’appello: roghi, problemi di acqua e altri passatempi del genere hanno fatto quanto basta per non perdere la consuetudine. Non vuole essere quanto narrato appresso un esorcismo, ma qualcosa che gli somiglia da vicino particolarmente, lo è senz’altro. Il pensiero appena espresso prende forma dalla tensione che ormai stringe sempre pìù forte tutti e ovunque, anche se non con la stessa intensità. Da precise dichiarazioni espresse negli ultimi giorni da leaders internazionali non proprio illuminati, si è evinto che, a far scoppiare la scintilla di innesco di azioni violente, né definibili, né quantificabili, basta tanto poco quanto niente. Questi criminali, la definizione non rende in toto l’ efferatezza dei loro comportamenti, sono a capo di alcune popolazioni che, in termini di violenza, riescono a passare dal dire al fare nello stesso tempo occorrente a tagliare la testa a qualcuno dei loro oppositori o presunti tali. Sgombrato lo scenario da fatti non proprio graditi come argomenti di conversazione in un giorno di relax, rimanendo sul territorio nazionale, sarà molto probabile inquadrare scene che erano consuete fino a metà degli anni ’60. Personaggi e interpreti intere famiglie anche allargate che hanno abolito con decoro la frequentazione di lidi a pagamento e luoghi di ristoro presentati come caserecci e che alla fine risultano essere tutt’altra cosa. Che tale nuova via allo svago debba essere osservata con sguardo positivo merita certamente un atteggiamento consono oltreché opportuno. Come per gli altri accadimenti di questo mondo, ogni medaglia ha il suo rovescio. Quello appena descritto, il talvolta forzato understatement, porta naturalmente a una diminuzione dei consumi a scapito di un settore molto importante ai fini della formazione del PIL. Esso è quello del turismo, soprattutto quello di una certa qualità, praticato da italiani e non. La metà del mese di agosto è il momento giusto per fare diversi flash che spieghino, per quanto possa essere sostanziale, cosa in realtà stia accadendo. In particolare permette di dare una lettura attendibile dei dati delle presenze di turisti, nazionali e stranieri, in visita nel Paese. In particolare di quanti hanno terminato il periodo di permanenza entro i suoi confini e di quanti ancora dovrebbero arrivare fino alla fine della stagione turistica. Da tener presente che, per convenzione, anche in Italia si fa coincidere quella data con la fine dell’ anno solare. Ancora una volta, seppure esaminato a spanne, l’andamento dell’ intero settore viaggia preceduto dal segno +. Per azzardare una considerazione di portata più ampia, l’impressione che sta venendo fuori dall’ atteggiamento del turista tipo di qualunque provenienza, è che a riprendere quota con una certa forza sono tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Essi hanno ciascuno qualcosa in comune con gli altri, provenienti da antiche realtà socio politiche vicine o da organismi sociali di genere simile. Gli stessi che, in un passato molto remoto, sono stati amministrati da forme di governo costruite ispirandosi e confrontandosi reciprocamente. Di conseguenza, la presenza dei turisti in un paese piuttosto che in un altro, sarà, nel medio periodo, sempre più condizionata dai prezzi vigenti sul loro suolo. Oggi è festa, quindi sarà bene riprendere e ampliare le considerazioni appena esposte nella seconda metà di settembre. Se non altro perché allora si potrà ragionare a mente..fresca.
Per ora è bene cercare di farsi bastare, come generi di conforto, gli auguri di buon Ferragosto così come stanno arrivando. Di conseguenza sarà opportuno fare buon viso a cattivo gioco, rassegnandosi a accettare la vecchia raccomandazione usata nel contado, che a caval donato non si guarda in bocca. Per completezza è opportuno ricordare che la data odierna ricorda la transustanziazione o ascensione al cielo con sembianze terrene della Madonna. Per par condicio e giusto celebrare questo giorno anche in versione religiosa.
Qualsiasi strada si preferisca, con Buon ferragosto si è sicuri di non sbagliare.