Banda larga e Ferrovie dello Stato traditi dai politici eletti dal Sud

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L’illustre Settembrini, da sempre oppositore dei Borboni, considerato da tutti un eroe della libertà, diceva ai suoi studenti nel 1870: a seguito della deludente politica dei Piemontesi “Figli miei, bestemmiate la memoria di Ferdinando II, è sua la colpa di tutto questo! Poiché se avessero impiccati tutti noi e gli altri, oggi non staremmo a tutto questo. Egli fu clemente e noi facemmo di peggio”. Due episodi incresciosi per il Mezzogiorno. Le risorse complessive del fondo per la banda larga, pari a 54 miliardi nel periodo 2014-2020,  per legge, dovrebbero essere assegnate per l’80% alle regioni  del Sud che potrebbero far sviluppare le imprese e solo il 20%  rispetto a quelle del nord. Invece il Sud ha ceduto, perché i politici eletti a Sud cosa fanno? Oramai non c’è più nessun deputato o senatore che lotti per il Sud e gli investimenti pescati dal Fondo Sviluppo e Coesione (che dovevano essere destinare all’80% al Mezzogiorno) andranno al 96% al Centronord e il 4% al Sud (Abruzzo). I motivi sono sempre gli stessi: inutile fare gli investimenti al Sud, il Nord è più sviluppato di ciò se ne avvantaggeranno le imprese del settentrione. I soldi risulteranno  non persi ma prestati. No! soldi rubati……. che vanno a confluire in quel bacino di denaro e risorse che da 156 anni che vanno a rimpinguare a danno della crescita economico-sociale delle nostre regioni del Sud. La stessa cosa  è successa per le ferrovie dello Stato: investimenti pubblici fatti per il 98,8% dei fondi al Nord. Al Meridione solo le briciole l’1,2%dei fondi.Questa ridicola percentualeè incommensurabile. La popolazione del Sud al 31 dicembre 2014 è pari a 21 milioni di abitanti, mentre il Nord ha 27 milioni di abitanti ed il Centro 12 milioni di abitanti. Un terzo dell’Italia con un territorio molto più grande del Nord e dell’Italia Centrale. Per la banda larga e per le Ferrovie dello Stato ci vogliono più investimenti al Sud per le rotaie, per i treni e tutti i fili che devono essere sottotraccia. Forse la Serracchiani, che vive a Udine, non conosce questi dati dei provvedimenti del Governo, mentre per due volte a distanza di un mese si è finanziato il Tunnel ferroviario del Brennero. La stessa Debora Serracchiani, che coordina il tavolo trasporti, ha detto che in Italia bisogna investire soprattutto in ferrovie e «soprattutto al Sud». Come al solito ci prendono per i fondelli.