Il futuro tra la gravità dei fatti e l’antigravità dell’immaginazione

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La conoscenza dispensata dalla scuola che permette di guadagnarsi la vita va arricchita dalla saggezza e dall’immaginazione che tanto aiuta a vivere bene con se stessi e con gli altri. Seguendo le orme di John Stuart Mill, distinguiamo i piaceri materiali da quelli dello spirito. Egli riteneva che i primi fossero di rango inferiore ai secondi che includono immaginazione e conoscenza immaginativa – un modo di concepire il mondo, perseguire i propri sogni e sviluppare il proprio potenziale.
Il futuro di ognuno di noi e della comunità in cui viviamo è nello spazio tra la forza di gravità dei fatti, che ci tiene con i piedi per terra, e la forza dell’antigravità dell’immaginazione che ci permette di saltare oltre la siepe “che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, descritta nel suo poema L’Infinito dal poeta Giacomo Leopardi.
Un modo originale di concepire il mondo è nello spirito dell’umanista che sa come dosare passione e precisione. La sua ingegnosità sta nella natura transdisciplinare del suo percorso di vita. Prospettive diverse si trascendono a vicenda, creando una visione a tutto tondo del mondo. Seguendo i pensieri di Michelangelo, ripeteremo a noi stessi: “Il pericolo maggiore non sta nel fissare il nostro obiettivo troppo in alto e non raggiungerlo; ma nel fissarlo troppo in basso e colpirlo”.

The knowledge dispensed by the school, which allows one to earn a living, must be enriched by wisdom and imagination. Both help us live well with ourselves and others. Following in the footsteps of John Stuart Mill, we distinguish material pleasures from those of the spirit. He believed that the former were lower in rank than the latter. Immaterial pleasures include imagination and imaginative knowledge – a way of conceiving the world, pursuing one’s dreams and developing one’s potential.
The future of each of us and the community in which we live lies in the space between the force of gravity of facts, which keeps us grounded, and the force of the antigravity of imagination that allows us to jump over the hedge “which from so much part of the ultimate horizon the view excludes”, described in his poem l’infinito by the poet Giacomo Leopardi.
An original way of conceiving the world is in the spirit of the humanist who knows how to balance passion and precision. His ingenuity lies in the transdisciplinary nature of his life journey. Different perspectives transcend each other, creating a well-rounded vision of the world. Following Michelangelo’s thoughts, we will repeat: “The greatest danger lies not in setting our goal too high and not reaching it; but in setting it too low and hitting it”.

piero.formica@gmail.com