Venezia, alla SIC l’italiano “Anywhere Anytime” di Milad Tangshir

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Roma, 22 lug. (askanews) – Guarderà al futuro del cinema, con un ventaglio di talenti inediti e sette opere prime da tutto il mondo. È stata presentata la 39esima Settimana Internazionale della Critica (dal 28 agosto al 7 settembre 2024), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia.

Viviamo in “un mondo indecifrabile, un tempo indefinito, colmo di incertezze, di incognite, all’interno del quale si è fatto difficile orientarsi e persino distinguere il vero dal falso, la realtà dalla finzione. Siamo dentro a un presente indeterminato, dove il rischio – ogni giorno più concreto – è quello di smarrire anche la capacità di interpretazione, quasi che i riferimenti, i codici che hanno permesso di riconoscerci e di definirci secondo un linguaggio comune, si stessero rivelando improvvisamente inadeguati, fallaci, contraddittori” ha detto Beatrice Fiorentino, Delegata Generale. “In un simile scenario, a un passo dal baratro, in un mondo funestato da guerre, armi, questioni ambientali e sociali che impongono al più presto un radicale cambio di passo se si vuole scongiurare la catastrofe, che risposte può offrire il cinema? Non risposte, dubbi semmai”.

I film che compongono il programma della 39esima edizione confermano lo smarrimento. Sette opere prime in concorso e tre eventi speciali, tutti in anteprima mondiale. La selezione è curata da Beatrice Fiorentino con i membri della commissione di selezione Enrico Azzano, Chiara Borroni, Ilaria Feole e Federico Pedroni. In Concorso l’italiano Anywhere Anytime di Milad Tangshir, regista nato a Teheran ma da anni in Italia, su un giovane immigrato clandestino che a Torino cerca di sopravvivere come può; Don’t Cry, Butterfly di Duong Dieu Linh (Vietnam, Singapore, Filippine, Indonesia); l’americano Homegrown di Michael Premo, No Sleep Till di Alexandra Simpson (Stati Uniti, Svizzera); Paul and Paulette Take A Bath di Jethro Massey (Regno Unito); Peacock di Bernhard Wenger (Austria, Germania); Perfumed With Mint di Muhammed Hamdy (Egitto, Francia, Tunisia). Fuori concorso, il film di apertura Planet B di Aude Léa Rapin (Francia, Belgio) e il film di chiusura Little Jaffna di Lawrence Valin (Francia).

C’è poi la sezione SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), alla nona edizione, ormai punto di riferimento nella scoperta dei giovani talenti del cinema italiano, che propone una selezione competitiva di sette cortometraggi di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio di finzione, e due eventi speciali fuori concorso. Nella selezione dei corti (tra i 350 ricevuti, record assoluto di iscrizioni) continua il filo rosso del programma principale, con inquietudini e tensioni del presente. Doppio appuntamento in apertura con due racconti brevi, fuori concorso: Dark Globe di Donato Sansone, con un messaggio ecologista e pacifista e The Eggregore’s Theory di Andrea Gatopoulos, realizzato mediante l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, è un film di fantascienza sulla censura e sui sentimenti nella civiltà degli algoritmi. Chiude il programma Domenica Sera di Matteo Tortone, che torna alla SIC dopo essere stato in concorso con Motherlode nel 2021: con un racconto di periferie, smarrimenti, incomprensioni e bisogno d’amore.