Ravello Festival, arriva il primo intermezzo comico napoletano con Antonio Florio e la Cappella Neapolitana

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La programmazione della 72esima edizione del Ravello Festival apre al pubblico la Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo per il primo degli appuntamenti in cartellone che fonde musica e teatro. Mercoledì 24 luglio (ore 21) nei suggestivi giardini ai piedi della Torre maggiore andrà in scena il nuovo progetto di Antonio Florio con la Cappella Neapolitana che presenterà Bello Tiempo Passato, un intermezzo comico datato Napoli 1673 e inserito nell’opera “Il Disperato Innocente” del poco conosciuto compositore Francesco Antonio Boerio.

Frutto dell’instancabile lavoro di ricerca di Florio, il pubblico della Città della musica avrà quindi l’opportunità di assistere a quello che ad oggi è il più antico intermezzo d’opera napoletano conosciuto. Gli intermezzi fanno la loro apparizione nel primo Settecento: tuttavia, come scrive Dinko Fabris curatore della presentazione e della ricostruzione del testo, la loro origine può farsi risalire all’incontro avvenuto tra la Commedia dell’Arte e l’opera in musica a Venezia dopo il 1637, con la nascita dei primi teatri aperti ad un pubblico pagante.

Negli intervalli tra gli atti di un’opera seria, personaggi comici estrapolati dalla trama della stessa opera intrattenevano il pubblico con scenette comiche. Con le compagnie itineranti, questa pratica giunse a Napoli, dove i primi intermezzi, chiamati anche “tramezzi”, si trovano nei libretti di opere sacre: il genere poi si perfezionerà e diventerà autonomo nel primo ‘700 proprio in ambiente partenopeo.

In Bello tiempo passato, in cui si alternano arie solistiche, duetti e brevi ritornelli strumentali, la trama ripropone un canovaccio utilizzato dalle compagnie comiche del Seicento. I personaggi sono quattro maschere tipiche della Commedia dell’Arte partenopea: un Napoletano (un oste alla ricerca di clienti da abbindolare), un Calabrese (forestiero e perciò vittima predestinata), uno Spagnolo (il solito soldato fanfarone) e un Ragazzo (prototipo dello scugnizzo che si prende gioco dei tre). Tutti recitano e cantano nelle rispettive lingue, napoletano, calabrese e spagnolo, tranne il Ragazzo, che si esprime in italiano.

A dare vita ai quattro personaggi Giuseppe NaviglioOlga CafieroRosario Totaro e Pino De Vittorio, accompagnati dagli strumenti barocchi della Cappella Neapolitana, con i costumi secenteschi di Annalisa Giacci e i movimenti scenici di Pino De Vittorio.

Lo spettacolo verrà preceduto (ore 19.30 presso l’Auditorium di Villa Rufolo) da una guida all’ascolto condotta dal musicologo Dinko Fabris e dallo stesso Antonio Florio. Nel corso dell’incontro sarà presentato il DVD contenente lo spettacolo appena pubblicato dalla casa discografica Dynamic.

Ricordiamo che la Fondazione Ravello promuove la musica tra i giovani under 25 mettendo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per tutti gli eventi.

Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiCwww.ravellofestival.com | Tel. 089 858422 | boxoffice@ravellofestival.com