“Caracas”, gatto rosso legato ai binari e trucidato dal treno a Roma

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Roma, 17 lug. (askanews) – Un gatto rosso dagli occhi gialli, amato da tutti e forse proprio per questo facilmente avvicinabile da chi poi lo ha preso, legato ai binari e lasciato morire travolto da un treno. È quanto la famiglia di Caracas, che un anno e mezzo fa lo aveva salvato dalla strada insieme al fratellino Porpora, ha raccontato a LAV, che denuncia la vicenda in un comunicato, aggiungendo di avere sporto denuncia alla Polizia Ferroviaria.

Gianluca Felicetti, Presidente LAV, si è presentato alla Polizia Ferroviaria anche per richiedere i filmati delle telecamere presenti in quel tratto di binari e perché vengano fatte immediate e accurate indagini. “Caracas era amato da tutti, sempre in cerca di una carezza nel quartiere. È cresciuto come un gatto libero, ma ogni sera tornava a casa per la cena in famiglia e per dormire al nostro fianco. Adesso ci manca, non possiamo riportarlo in vita, ma possiamo chiedere giustizia”, ha dichiarato la sua famiglia che ha accettato di farsi seguire da LAV per la parte legale del caso.

Lo scorso 9 luglio, non vedendo rientrare Caracas a casa, la sua famiglia lo ha cercato nei dintorni di casa, zona Mandrione a Roma. Sui binari che corrono lungo la Casilina vecchia ha trovato invece ciò che rimaneva del suo corpo, legato ai binari della ferrovia con il nastro bianco e rosso che delimita solitamente i cantieri. Nessun incidente quindi, ma una vera e propria uccisione studiata e deliberata, ha raccontato Lav.

“È l’ennesimo atto di violenza nei confronti degli animali. E nonostante la pena per un reato simile sia di 2 anni di reclusione, chi ha commesso il reato non si è minimamente scoraggiato. Non è una bravata, è un crimine violento nei confronti degli animali per il quale chiediamo giustizia”, ha dichiarato Felicetti. “Simili crimini non sono però evidentemente una priorità per la Commissione Giustizia della Camera che da ben quattro mesi non calendarizza più la discussione sulla nuova legge contro i maltrattamenti, ignorando la volontà dell’opinione pubblica. Ci chiediamo quante atrocità dovranno ancora accadere prima che si dia il giusto peso a quella che è diventata a tutti gli effetti un’emergenza?”, ha concluso il presidente LAV.

Oggi 17 luglio in Via Deruta (entrata di Villa Lais) alle ore 19 è prevista una fiaccolata – a cui Lav parteciperà – in ricordo di Caracas, che passerà per Via del Mandrione, per poi arrivare a Via Casilina Vecchia, dove si fermerà per rendere omaggio al gatto rosso amato nel quartiere.