Teatro, al Totò è di scena il RevoluShow: vota D’Angiò Sindaco

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La corsa per il Comune di Napoli si arricchisce di un nuovo candidato: l’attore Lino D’Angiò, autore e trasformista partenopeo, dopo il bilancio positivo di “Da grande voglio fare il sindaco“, debutta al Teatro Totò, dal 10 al 20 marzo, con il nuovo spettacolo “RevoluShow? Vota D’Angiò Sindaco“.

Uno spettacolo-comizio, come lo definisce lo stesso D’Angiò, che chiama a raccolta il suo pubblico per il nuovo show, prodotto da Musicaè Management, con parodie e contenuti inediti, con un allestimento scenografico arricchito da proiezioni e led wall, ambientazioni in mutamento e l’ausilio di un corpo di ballo e di una colonna sonora ad hoc. ”In un’epoca complicata, dove c’è tanta confusione, la politica spesso si confonde con l’avanspettacolo” dice l’attore. ”Ci sono sempre meno punti di riferimento ed esempi positivi da seguire. Serve una nuova, vera, rivoluzione. Ma in una società dove i mezzi di comunicazione la fanno da padrone (televisioni e talent show, social, giornali e pubblicità) un nuovo rivoluzionario non può che arrivare dall’entertainment” spiega il comico ideatore di programmi cult come “teleGaribaldi” e “Avanzi Popolo“. E’ così che D’Angiò decide di lanciarsi nell’avventura politica. Per prendere in prima persona le redini della sua città senza delegare nessuno. L’attore, scherzando sulla sua esperienza nell’aver interpretato da sempre i sindaci (Antonio Bassolino in primis, ma anche la Iervolino e di recente il governatore Vincenzo De Luca o l’attuale primo cittadino Luigi de Magistris), si presenta al pubblico/elettore mettendosi in gioco. Stavolta sarà lui e non il suo alterego a candidarsi per la poltrona di primo cittadino di Napoli, con la sua lista/movimento: RevoluShow, appunto. Da qui parte lo spettacolo che, tra monologhi politici e di costume, parodie di canzoni, imitazioni e caratterizzazioni, conduce lo spettatore, o meglio l’elettore, in una girandola di situazioni divertenti e gag. Il candidato Lino D’Angiò deve meritarsi il voto e per convincere il popolo usa tutti i suoi punti di forza. Innanzitutto la conoscenza del tessuto sociale di una città complessa come NAPOLI. Sul palco passano in rassegna, rimettendosi al giudizio sovrano del pubblico, non solo i politici, ma anche personaggi dello sport, della musica, della cultura e del mondo ecclesiastico. Da Sarri e De Laurentiis a Diego Armando Maradona, da Massimo Ranieri a Gigione e Nino D’Angelo e finanche il cardinale Sepe. Attraverso le sue interpretazioni e parodie dei personaggi dell’attualità, Lino D’Angiò porta in scena uno show che mette a nudo la realtà circostante, chiedendo al pubblico di partecipare in massa alla prima rivoluzione del terzo millennio. Per cambiare le sorti della città.