Il futuro dell’agricoltura in Campania è bio. È il messaggio che arriva dall’assemblea di Cia Campania (Confederazione Italiana Agricoltura), svoltasi stamane all’Hotel Terminus. I dati snocciolati nel corso dell’incontro sono fortemente incoraggianti per glj operatori del settore biologico. ll mercato italiano dell’agricoltura bio non conosce crisi. E la Campania non fa eccezione. Sono infatti circa 2.500 le imprese regionali certificate nel settore, con un tasso di crescita annua dell’1,4 per cento (dati Mipaaf 2014). Crescita che si rivela ancor più significativa se si considerano le colture regionali dedicate al biologico, dove si registra addirittura un +15,3 per cento.
L’obiettivo è trasformare il bio in uno dei principali asset regionali del settore agroalimentare. Per raggiungerlo Cia Campania lancia una piattaforma programmatica per traghettare il settore dal mercato di nicchia al “Biologico 3.0”, basato sull’agro-ecologia e sull’intensificazione sostenibile. Per potenziare ulteriormente questo trend e trasformarlo in uno dei principali asset regionali del settore agroalimentare, la Confederazione Italiana degli Agricoltori della Campania lancia una piattaforma programmatica per traghettare il settore dall’attuale mercato di nicchia a quello dell’agro-ecologia e dell’intensificazione sostenibile, il cosiddetto “Biologico 3.0”. “Occorre trovare nuove forme di partecipazione – afferma Alessandro Mastrocinque, numero uno di Cia Campania e vice-presidente di Cia nazionale, durante la conferenza “Agricoltura in Campania, il futuro è bio – Prospettive e sviluppo tra mercati e PSR” che ha aperto l’assemblea –in vista di una maggiore strutturazione delle filiere del biologico, anche per valorizzare il ruolo della produzione agricola regionale. A tal fine è necessario mettere in campo iniziative per favorire l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, della trasformazione, della distribuzione e del commercio”.
Nel corso del convegno Serena Angioli, assessore regionale ai Fondi Europei, annuncia che “prima dell’estate, probabilmente già in aprile ci saranno i primi bandi del PSR (il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania per l’utilizzo dei fondi europei, ndr) che interesseranno il settore biologico e biodinamico, ambiti su cui la Regione punta moltissimo soprattutto in vista delle definizione di una strategia complessiva di investimento. Solo questo ci permetterà di fare un salto di qualità rispetto al passato. Anche perché il biologico è il settore che più attira i giovani“. Durante l’assemblea Filomena Merola, imprenditrice cilentana, è stata eletta nuovo presidente di Anabio Campania (Associazione Nazionale Agricoltura Biologica).