La sottile linea di confine esistente tra realtà e immaginario in alcune situazioni incute una forma di meraviglia. È una del genere di quelle provocate da forme di déjà-vu o simili. Nel film italiano Le Confessioni del regista Roberto Andò, uscito nelle sale all’incirca dieci anni fa, viene narrata la riunione in un albergo di lusso, in una zona rivierasca della Germania, di un gruppo di ministri economici e finanziari e di banchieri di varie nazionalità. Una sorta di G7, che avrebbe dovuto studiare e mettere in atto un accordo molto importante per il mondo intero, al punto di interessare direttamente buona parte dell’umanità. All’incontro partecipa anche un frate certosino, come per portare una forma simbolica di spiritualità anche se giusto q.b… -che ha fatto voto di silenzio. Le situazioni che si vanno concretando sono per alcuni versi influenzate dalla partecipazione di Padre Salus, un matematico colpito dal fulmine della vocazione. Nel corso dell’evento viene trovato morto il presidente del FMI e quindi non si raggiunge nessun risultato. A Borgo Egnazia, in Puglia, in questi ultimi tre giorni, si è assistito a diverse situazioni che hanno ricordato la trama di quel film, per buona sorte senza che vi sia scappato il morto. La partecipazione. di Francesco, oltre a aver aggiunto all’evento un barlume di spiritualità, è stata importante perché ha confermato che, come realtà temporale di fatto è non solo di facciata, la Santa Sede esiste. E, alla pari, è sempre pronta a prendere la palla al balzo quanto è necessario. Il tema intorno al quale è imperniato l’intervento del Papa è l’Intelligenza Artificiale. Nel leggerlo, a molti si sarà inarcato almeno un sopracciglio. Senonché è stato reso noto dalla segreteria di Francesco che sono in agenda oltre una dozzina, soprattutto improntati a quanto riguarda la difesa della pace.
Il trait d’union più forte, anche se per argomenti di fantasia nel film e di strumenti finanziari innovativi, oggetto del dibattito in Puglia, è stato lo schema tecnico ipotizzato per finanziare una parte della ricostruzione dell’Ucraina. Zelensky ha fatto una comparsa veloce; del tipo “passavo di qua…”, cogliendo l’occasione per ringraziare il resto del mondo per quanto sta facendo per il suo paese e i 50 miliardi appena concessi.
L’ipotesi, già abbozzata in ordine sparso tra i paesi della UE qualche giorno prima del G7 in corso, dovrebbe funzionare secondo lo schema che segue. Messi a reddito gli asset del Cremlino sequestrati nel corso della guerra contro Kiyv, con gli interessi che matureranno si costituirà un fondo di garanzia specifico per le linee di credito che saranno concesse all’Ucraina. In punta di diritto, anche se border line, tale progetto finanziario è da ritenere un primato di buon senso e coerenza, a cui va aggiunto che è permeata di una dose di etica di adeguate dimensioni. Questa sera sarà tutto finito e comunque ci sarà senz’altro il tempo per improvvisare altri incontri bilaterali. Quasi sempre accade che da questi ultimi vis a vis vengano fuori ipotesi di lavoro valide almeno quanto quelle stabilite con i deliberati degli eventi ufficiali. Alla prossima, quindi..!”