Export di giostre e giochi, Confartigianato: Italia prima in Ue, davanti a Paesi bassi e Germania

45
Foto di Harut Movsisyan da Pixabay

L’export di giostre e giochi vale 403 milioni di euro, con l’Italia settimo esportatore in Ue a 27. Nel 2023 le vendite del made in Italy di giostre e giochi del settore sono in salita del 28,1%. Nelle esportazioni del settore in esame predomina l’export di giostre per cui l’Italia è il primo esportatore nell’Unione europea con 261 milioni di euro, davanti a Paesi bassi e Germania. E’ quanto emerge da uno studio dell’Ufficio Studi di Confartigianato. Per quanto riguarda la destinazione delle vendite del made in Italy di giostre, attrezzature per parchi di divertimento e giochi, il 60,9% viene assorbito dai mercato extra Ue. Il 71,2% delle vendite è destinato ai dieci paesi clienti: Usa con 66 milioni di euro (16,3% del totale), seguito da Francia con 43 milioni (10,8%), Germania con 37 milioni (9,1%), Regno Unito con 30 milioni (7,5%), Messico con 24 milioni (5,9%), Spagna con 16 milioni (4,0%), Arabia Saudita con 18 milioni (4,5%), Polonia con 10 milioni (2,5%), Cina con 11 milioni (2,7%), Paesi Bassi con 11 milioni (2,7%) e Russia con 11 milioni (2,6%). La produzione di giostre conta 137 imprese, per due terzi (67,2%) nel triangolo Veneto-Emilia Romagna-Lombardia mentre la produzione di giochi conta 536 imprese, per oltre la metà (53,5%) in Lombardia, Emilia-Romagna, Campania e Piemonte. Nel totale della produzione di giostre e giochi operano 673 imprese e 2.762 addetti. Il segmento della produzione di giostre mostra una quota di imprese artigiane pari al 27%, che sale al 34,7% nella produzione di giochi, entrambe superiori alla media del 21,3% rilevata per il totale economia.