Mostre, a Napoli un viaggio “multimediale” alla scoperta dell’Inferno di Dante

58

Un viaggio tra i gironi danteschi, pensato per i giovani e che coinvolge i giovani. “Dante profeta di speranza non vuole essere l’ennesima mostra dotta o divulgativa su Dante Alighieri. Quando l’abbiamo immaginata avevamo ben chiaro lo scopo: fare in modo che i giovani si accostassero con passione alla lettura della Divina Commedia, trovando in essa un contributo fondamentale alla loro crescita umana e spirituale”. La mostra multimediale, come afferma l’Associazione Rivela di Verona, che l’ha ideata, ripercorre il viaggio di Dante nell’Inferno con il commento del professor Franco Nembrini e le illustrazioni realizzate da Gabriele dell’Otto, fumettista della Marvell edito da Mondadori. Sono 34 le tappe, scandite da altrettante tavole accompagnate da approfondimenti e riflessioni. Emerge per esempio il “vagare per la selva oscura” nella quale Dante incontra Virgilio, poi il passaggio della Porta dell’inferno; lungo i gironi si susseguono gli incontri con Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, Cerbero e Lucifero, non solo attraverso le illustrazioni, ma anche grazie ad un itinerario multisensoriale fatto di proiezioni d’immagini, video e suoni. Per iniziativa dell’Associazione Giovanni Marco Calzone APS, la mostra è ospitata a Napoli dal 4 al 19 aprile nella Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito. Sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 (info e prenotazioni su https://danteprofetadisperanza.it/tutti-gli-eventi/il-mio-inferno-Napoli/). “Vale la pena fare la fatica di leggere Dante? – si chiede Nembrini – Vale la pena se si parla con Dante, cioè se si entra nella letteratura con le proprie domande, i propri drammi, il proprio interesse per la vita. Allora, improvvisamente, Dante parlerà. Parlerà al nostro cuore, alla nostra intelligenza, al nostro desiderio; ed è un dialogo che una volta cominciato non finirà più”. La domanda e la risposta del saggista Franco Nembrini trovano riscontro nella modalità di organizzazione della mostra. Si tratta infatti di un percorso guidato, in cui a fare da ciceroni saranno circa 100 ragazzi e ragazze del triennio delle scuole superiori napoletane. Hanno aderito alla proposta molte studentesse e studenti dai licei Margherita di Savoia, Sacro Cuore e Vittorio Emanuele II – Garibaldi, altri ancora attraverso associazioni, parrocchie e centri culturali: i giovani assumeranno dunque il ruolo di guida culturale durante la mostra. Preparati attraverso un percorso formativo, inserito a pieno titolo nei Percorsi di Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO) delle scuole superiori, i ragazzi hanno seguito lezioni tenute in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, Dipartimento di studi Umanistici e gruppo di ricerca di Naples Dante Project (info: www.Dante.unina.it). Hanno dato il patrocinio all’iniziativa: Regione Campania, Comune di Napoli, Comune di Battipaglia, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Arcidiocesi di Napoli, Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Diesse Campania, UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), CONSVIP, Love studio, Forum per le Associazioni Familiari della Campania e Forum dei giovani di Battipaglia. Concluso il percorso napoletano, la mostra farà tappa a Battipaglia dal 23 aprile al 3 maggio.