Ambiente, produrre pneumatici green riducendo i gas serra del 30 per cento

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Foto di E Bouman da Pixabay

Realizzare pneumatici sostenibili per l’ambiente e privi di sostanze nocive per la salute. È l’obiettivo al quale lavorerà per i prossimi due anni una squadra di studiosi del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento. La ricerca ha ottenuto un finanziamento di quasi 900mila euro dall’Unione europea. Il team è composto da Andrea Dorigato, Luca Fambri e Giulia Fredi. L’obiettivo del progetto è mettere a punto un processo di riciclaggio di pneumatici usati per creare nuove mescole per pneumatici nuovi, non inquinanti e qualificati anche per le caratteristiche di emissioni in atmosfera e il relativo impatto tossicologico e ambientale. Lo studio ha quattro partner europei: Istituto reale svedese di Tecnologia, Università di Groningen in Olanda, Università degli Studi di Milano, Marangoni Spa. La ricerca parte da una collaborazione con l’Università di Groningen, dove è già stato sviluppato un processo per riciclare le gomme da pneumatici, ma su piccola scala. Due le principali linee di azione: misurare le esalazioni derivate da questi prodotti provenienti dall’Olanda e verificare che non contengano sostanze tossiche come gli idrocarburi policiclici aromatici. “Se dovesse contenerne dovremmo modificare l’attuale processo di produzione – ha spiegato Stefano Gialanella, docente di scienza e tecnologia dei materiali al Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento che guida il progetto -. E quindi creare materiali con formulazioni nuove che verranno testati in laboratorio. Metteremo a confronto le emissioni di uno pneumatico medio europeo già sul mercato con quelle dei materiali che andremo a realizzare. E ci attendiamo risultati positivi in termini sia di impatto ambientale che economico”. Le stime riportate nello studio parlano infatti di una riduzione di gas serra del 30 per cento durante il ciclo produttivo e di un costo d’acquisto inferiore del 25 per cento. In prima battuta saranno prodotti battistrada per veicoli pesanti: camion, escavatori, veicoli di cantiere. “Il focus è sullo pneumatico e su cosa farne adesso che è stato messo al bando – ha concluso Gialanella -. Ma le informazioni che otterremo saranno utili per sapere se l’aria che respiriamo al parco giochi o durante una partita in un campo di tennis contiene sostanze dannose per le persone”.