Addio al giornalista Roberto Tumbarello. Storico inviato, fu amico di Karol Wojtyla e Sandro Pertini

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in foto Roberto Tumbarello

E’ morto il giornalista Roberto Tumbarello, inviato di diversi quotidiani e profondo conoscitore di Papa Giovanni Paolo II e Sandro Pertini. Giornalista professionista dal 1971, scriveva da diversi anni, con cadenza settimanale, sul sito del Denaro per il quale curava il blog “Diario Liberale”. Nel 2021, in occasione dei suoi 50 anni di iscrizione all’albo, aveva ricevuto la targa organizzata dal Consiglio dell’Ordine del Lazio. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni, era esperto in Comunicazione e Diritti umani.
Laureato in giurisprudenza, aveva iniziato la carriera al Giornale di Sicilia. Dopo aver scritto di musica, spettacoli, e teatro, è stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura, dal Messaggero a Gente e Oggi. È stato vaticanista, molto vicino a Papa Wojtyla, e quirinalista. Rimane celebre la sua relazione di stima con Sandro Pertini. La carrellata di personaggi che Roberto Tumbarello ha incontrato e intervistato nella sua vita è straordinariamente varia: Arafat, Aldo Moro, Anna Magnani, Gianni Morandi, Calvi di Bergolo, Vittorio De Sica, padre Virginio Rotondi, Adnan Kashoggi, il generale e dittatore pakistano Zia ul-Haq, poi Ira Furstenberg, e madre Teresa di Calcutta, per citarne solo alcuni. Il suo incontro piu importante professionalmente e umanamante è stato con Jorge Luis Borges in Argentina nel 1982. Ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Gesù era di destra o di sinistra?”, “Si salvi chi può”, “O la borsa o la vita”, “Viaggio nella vita” e “Il Denaro non vale nulla finche’ non si spende”. Lascia la moglie, tre figli e sei nipoti.