Si riporta di seguito il testo integrale dell’articolo di Rosanna Oliva de Conciliis, coordinatrice onoraria Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5, Dora Iacobelli e Liliana Ocmin, coordinatrici del Gdl 5, presente sul sito ASviS.
L’8 marzo è un’opportunità per valutare a che punto siamo e il rischio di passi indietro, ma anche per ribadire l’impegno a contrastare la violenza, a educare al rispetto delle differenze e a garantire l’occupazione femminile.
8 marzo 2024
L’ASviS vuole richiamare l’attenzione, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne 2024, sul ruolo centrale dell’educazione al rispetto delle differenze di genere e alla costruzione di equilibrate relazioni tra donne e uomini per attivare quel cambiamento culturale che consideriamo condizione abilitante per superare il gap di genere in Italia.
Gli efferati episodi di violenza sulle donne che continuano a verificarsi esigono che si individuino le iniziative più utili a migliorare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne e domestica.
L’Alleanza rinnova il proprio impegno a favorire nelle scuole, anche attraverso la messa a disposizione di appositi strumenti, iniziative per la sensibilizzazione sui Target dell’Obiettivo 5 “Parità di genere”, ribadendo la trasversalità di questo Obiettivo rispetto a tutti quelli dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.
La presidente Marcella Mallen, anche a nome del presidente Pierluigi Stefanini e del direttore scientifico Enrico Giovannini, invita tutti gli aderenti e gli alleati a individuare nel proprio ambito di azione quale contributo dare a una causa di cui, accomunando uomini e donne, deve farsi carico tutta la società civile.
E le coordinatrici del Gruppo di lavoro (Gdl) sul Goal 5, dando voce alle riflessioni portate avanti dallo specifico Gdl, sottolineano che l’8 marzo anche quest’anno può essere un’occasione preziosa per riflettere su a che punto siamo, sul rischio di passi indietro e per individuare la strategia necessaria par prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne, perpetrata per lo più tra le mura domestiche. Così come ribadiscono che un’occupazione di qualità per le donne, garantendo loro autonomia economica, è lo strumento cardine per prevenire la violenza e per uscirne.
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