Festival del Management, Vito Grassi: La cultura d’impresa a servizio di un nuovo modello economico-progettuale per la rigenerazione urbana

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“Il Management e la cultura d’impresa possono diventare una leva straordinaria per sfruttare appieno le risorse del Paese. Tra queste un posto importante lo occupa il patrimonio immobiliare che, a fronte di una tendenza crescente dell’agglomerazione urbana, è sempre più caratterizzato da crescente obsolescenza e scarsa manutenzione”. Ad affermarlo è Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria e presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale, intervenendo ieri a una delle tavole rotonde organizzate nell’ambito del Festival del Management a Milano. “La rigenerazione urbana si trova oggi a dover affrontare da un lato una sfida rilevante sotto il profilo ambientale – dice Grassi – essendo la residenzialità una delle componenti più rilevanti di produzione delle emissioni, e, dall’altro, a dover adeguarsi a standard di sicurezza che eliminino rischi rilevanti di esposizione ad eventi calamitosi. Ciò richiede una vera e propria politica di miglioramento di due elementi legati alla senescenza del patrimonio immobiliare italiano: l’efficienza energetica e la sicurezza statica e antisismica degli edifici”.
“Confindustria – aggiunge il vicepresidente – ha svolto negli anni un’attività di analisi e approfondimento concentrando l’attenzione sulla definizione di un modello economico-progettuale, basato sulla trasformazione digitale e sostenibile delle realtà urbane, per la realizzazione di progetti di rigenerazione e la creazione di nuove infrastrutture urbane, il miglioramento del sistema dei trasporti, il recupero e la riqualificazione di aree dismesse, la creazione di nuovi siti produttivi, la ri-localizzazione di funzioni istituzionali e collettive, nonché la rivalutazione di siti culturali e luoghi d’arte”.
“Nella logica di accelerare il processo di realizzazione degli interventi di rigenerazione urbana è, però, fondamentale ridurre i tempi di attuazione delle diverse fasi che distinguono i lavori pubblici dalla progettazione preliminare all’esecuzione lavori”.