In occasione dell’apertura del 43esimo Anno accademico dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, la direttrice Paola Taddei consegna la laurea honoris causa e il premio Svoboda a Mimmo Jodice che ha segnato la storia della fotografia italiana con lavori come “Vedute di Napoli” e “Mediterraneo“. “All’intellettuale totale che ha saputo trasformare il linguaggio fotografico in pratica critica e in cifra poetica – recita la motivazione –. Alla curiosità dell’uomo che ha attraversato con eleganza il mondo della vita e delle mille meraviglie che la riguardano in tutte le sue varie declinazioni. Al fotografo che, con la sua sensibilità, ha coniugato il percorso estetico ad un discorso metalinguistico sempre aperto a riflessioni pungenti sul presente e sul passato, sempre attento a descrivere l’emozione dell’istante, sempre pronto a trasformare lo scatto fotografico in un incantesimo dello sguardo“. La laudatio dell’artista è stata svolta dal direttore del museo “Madre” di Napoli Andrea Villani. Jodice, nella sua lectio magistralis, ha tratteggiato l’evoluzione della sua personalità artistica, dalle prime, svariate esperienze alla ricerca della bellezza, fino all’approdo negli anni ’60 alla fotografia, all’ epoca considerata arte minore. Jodice ha sperimentato nuovi codici espressivi, convinto che la fotografia non dovesse essere solo uno specchio della realtà. Il fotografo ha descritto l’emozione provata mentre passeggiava lungo una spiaggia per fotografare il mare (“un soggetto a me molto caro”), per concludere con una frase provocatoria: “L’arte è magia liberata dalla menzogne della verità“.
fonte foto: cronachemaceratesi.it
