Regno Unito, a Londra l’ambasciatore Lambertini organizza un incontro sul tema della decarbonizzazione

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 La sfida dell’obiettivo emissioni zero di CO2 – impegno chiave in ambito internazionale sul fronte dell’emergenza clima – vista come una fonte di opportunità, ma anche d’incognite e problemi da risolvere. E’ questo ciò che fa da sfondo alla tavola rotonda organizzata oggi dall’Ambasciata d’Italia a Londra di cui l’Ambasciatore Inigo Lambertini, in partnership col gruppo Eni, sulla decarbonizzazione, a cominciare dai settori in cui l’abbattimento delle emissioni si presenta più difficile e oneroso, e dalla collaborazione tra Italia e Regno Unito: pronti a discutere fra l’altro di come cooperare in materia di potenziale della cattura e dello stoccaggio del carbonio. “Le sfide poste dalla decarbonizzazione accomunano il nostro Paese con il Regno nel percorso verso la transizione energetica”, ha sottolineato in veste di padrone di casa l’ambasciatore Inigo Lambertini, riconoscendo l’impegno di Eni per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050.  “L’Italia ha fatto della transizione verde una delle 6 missioni chiave del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (Pnrr) e la transizione energetica è anche un focus chiave dell’attuale Presidenza italiana del G7 – con il cambiamento climatico e la sicurezza economica e alimentare – nonché del Piano Mattei recentemente lanciato”. Il panel di relatori italiani e britannici – tra cui Lapo Pistelli, director Public Affairs di Eni e Antonio Gozzi, presidente di Federacciai – ha poi messo in evidenza come Regno Unito e Italia stiano facendo progressi nella riduzione delle emissioni di carbonio provenienti da settori “difficili da abbattere”, quali quelli del cemento o dei prodotti chimici. Settori che inevitabilmente rappresentano un freno al raggiungimento delle ambizioni dei due Paesi per l’obiettivo Net Zero di qui a 26 anni. La Gran Bretagna – è stato notato – è uno dei primi Paesi a sostenere l’utilità della tecnologia CCS (cattura e sequestro del carbonio) nella decarbonizzazione dei settori citati. E in quest’ambito sono già in corso importanti collaborazioni anche con l’Italia, sotto forma di partnership tra il ministero per la Sicurezza Energetica del governo britannico ed Eni: attore chiave pure nei progetti CCS nel Regno.