Repubblica Ceca, all’Ambasciata d’Italia un incontro sulla preservazione del patrimonio culturale

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Quali sono i risultati dell’osservazione del patrimonio culturale mondiale dallo spazio? Quali le sfide e le tecniche più all’avanguardia per il monitoraggio e la preservazione dei beni culturali? Se ne è parlato il 5 Febbraio 2024 nella Cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga (IIC) in occasione del workshop “Space meets Culture: discovering and preserving cultural heritage from space”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Praga di cui l’Ambasciatore Mauro Marsili , in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana ASI e l’IIC di Praga.

Le tecnologie spaziali contribuiscono in modo sempre più incisivo alla scoperta e alla tutela dei beni culturali, che sono costantemente esposti agli eventi atmosferici e a rischi di diversa natura. I dati di osservazione della Terra, trattati con applicazioni all’avanguardia di intelligenza artificiale e machine learning, forniscono informazioni in presa diretta sulle variazioni ambientali nei siti archeologici e orientano le necessarie azioni per la loro conservazione.

Partendo da questi assunti, come ha sottolineato l’ambasciatore d’Italia nella Repubblica Ceca, Mauro Marsili, “nel corso dell’evento saranno presentati alcuni brillanti risultati ottenuti attraverso l’osservazione del patrimonio culturale dallo spazio, che vede l’Agenzia Spaziale Italiana impegnata in prima linea sia nello sviluppo dei satelliti e dei rivelatori più all’avanguardia, sia nella gestione delle ricadute ad ampio spettro del trattamento dei dati di osservazione della Terra. Una occasione speciale”, ha concluso il diplomatico italiano, “per apprezzare le potenzialità delle infrastrutture spaziali, tradizionalmente associate al futuro ma sempre più incisive nell’apportare soluzioni innovative ed efficaci alle necessità della società terrestre”.
Dopo il saluto dell’Ambasciatore Marsili e col coordinamento dell’addetto spaziale dell’ambasciata, Maria Cristina Falvella, sono intervenuti il presidente dell’ASI Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente; l’ing. Gianfranco Corini, presidente di NAIS Nextant Applications and Innovative Solutions, l’azienda che in cooperazione con l’ASI e la regione Campania sta sviluppando l’analogo digitale del Parco Archeologico di Paestum; Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Start-up della Regione Campania, la che ospita un European Digital Innovation Hub e che si è distinta a livello internazionale per i progetti all’avanguardia in materia di tutela dei beni culturali dallo spazio.

Il direttore e responsabile di missione del Sistema di Satelliti COSMO-SkyMed, Alessandro Coletta, e lo specialista Deodato Tapete, entrambi dell’ASI, hanno poi approfondito gli aspetti tecnici del monitoraggio satellitare applicato al patrimonio culturale, mentre in rappresentanza delle istituzioni e dei centri di ricerca cechi sono intervenutiil direttore dell’Ufficio Spazio del ministero dei Trasporti, Vaclav Kobera, e il direttore generale del Dipartimento Beni culturali del ministero della Cultura, Vlastislav Ouroda.

Alla tavola rotonda conclusiva ha preso parte anche Chiara Solmini, Space Downstream Market Office dell’Agenzia dell’Unione Europea per il programma spaziale (EUSPA).