Cozzoli (Mise): Il Mezzogiorno? È l’Innovation Factory del Paese

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Il Sud potrebbe affermarsi come una ‘Innovation factory’ in grado di attrarre e promuovere start-up e investimenti innovativi connotati da un orizzonte competitivo globale, dei cui risultati beneficerebbe il sistema industriale di tutto il Paese”. Lo sottolinea a Bari il capo di Gabinetto del ministero dello Sviluppo economico (Mise), Vito Cozzoli, nel corso del suo intervento stamattina, giovedì 11 febbraio, alla Borsa internazionale dell’innovazione e dell’alta tecnologia (Biat), in Fiera del Levante fino a domani. 

Ricordando “l’impegno” del governo “in favore di progetti di ricerca e sviluppo di grande dimensione attraverso i due decreti ministeriali ‘Agenda Digitale’ e ‘Industria Sostenibile’, con cui sono stati messi a disposizione 400 milioni di euro su tutto il territorio nazionale”, Cozzoli ha annunciato che si “sta valutando la possibilità di rafforzare entrambe le misure partendo dal Mezzogiorno”. Quanto al “nuovo meccanismo di promozione congiunta Mise- Regioni per progetti innovativi di grande dimensione”, il capo di Gabinetto ricorda “l’innovativo programma di investimento messo in campo da General Electric ed Avio in Piemonte, Campania e Puglia, per oltre 200 milioni di euro di investimenti complessivi, che sarà firmato nei prossimi giorni“. 

“I progetti che ci pervengono in risposta alle misure che il governo ha messo in campo negli ultimi mesi – ha poi aggiunto – evidenziano come esistano oggi le condizioni per far nascere, attorno alla cooperazione tra grandi aziende tecnologiche, centri di ricerca e piccole-medie aziende tradizionali“. E i “settori su cui il Biat ha deciso di puntare – conclude Cozzoli elencando “biotecnologie, Ict, nanotecnologie, materiali innovativi, energie rinnovabili, ambiente, nautica e tecnologie per le Smart community, si prestano molto bene a divenire protagonisti di questa nuova stagione di politiche industriali“.