Ubi: 2015 in utile per 116,8 mln, dividendo 11 cent

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Ubi banca chiude il 2015 con un utile di 116,8 milioni di euro in crescita rispetto al rosso di 725,8 milioni di euro del 2014. Il risultato, al netto delle poste non ricorrenti, è di 195,1 milioni di euro (+33,2% rispetto ai 146,5 milioni del 2014 e +95% circa rispetto ai 100,2 milioni del 2013). Proposto un dividendo di 11 centesimi di euro per azione (+37,5% rispetto agli 8 centesimi nel 2014).

Nel dettaglio dei conti lo stock di crediti deteriorati netti di Ubi ammonta a fine dicembre 2015 a 9.689 milioni di euro, in diminuzione dell’1,9% rispetto ai 9.871 milioni di fine settembre 2015 (9.508 milioni a dicembre 2014). Nel 2015 si è intensificata la tendenza di riduzione del costo del credito avviata nel 2014, tendenza confermata anche per l’esercizio 2016, grazie anche alla sensibile riduzione dei nuovi flussi di crediti deteriorati, scesi del 36,2% nel 2014 e di un ulteriore 7,5% nel 2015. Le rettifiche di valore effettuate hanno portato le coperture complessive dei crediti deteriorati al 27,9% (27,7% a settembre 2015), in crescita rispetto a fine 2014 (27,1%), nonostante la vendita nel corso del 2015 di 289,3 milioni di crediti lordi coperti al 71%. Al 31 dicembre 2015, gli impieghi verso la clientela ammontano a 84,6 miliardi di euro mostrando un leggero decremento rispetto a 85,6 miliardi dello stesso periodo del 2014, essenzialmente dovuto al portafoglio in run off (decresciuto in corso d’anno di oltre 800 milioni). Al netto delle voci non ricorrenti, per la maggior parte concentrate nell’ultima parte dell’anno, il quarto trimestre del 2015 si è chiuso, per la prima volta dal 2011, con un utile di 19,1 milioni, che si raffronta con un utile di 40,1 milioni nel quarto trimestre dell’anno, e con una perdita di 28,9 milioni nel quarto trimestre del 2014. Il CET1 ratio “fully loaded”, incluso l’impatto del diritto di recesso, all’11,62%.
   

Ubi banca chiude il 2015 con un utile di 116,8 milioni di euro in crescita rispetto al rosso di 725,8 milioni di euro del 2014. Il risultato, al netto delle poste non ricorrenti, è di 195,1 milioni di euro (+33,2% rispetto ai 146,5 milioni del 2014 e +95% circa rispetto ai 100,2 milioni del 2013). Proposto un dividendo di 11 centesimi di euro per azione (+37,5% rispetto agli 8 centesimi nel 2014).

Nel dettaglio dei conti lo stock di crediti deteriorati netti di Ubi ammonta a fine dicembre 2015 a 9.689 milioni di euro, in diminuzione dell’1,9% rispetto ai 9.871 milioni di fine settembre 2015 (9.508 milioni a dicembre 2014). Nel 2015 si è intensificata la tendenza di riduzione del costo del credito avviata nel 2014, tendenza confermata anche per l’esercizio 2016, grazie anche alla sensibile riduzione dei nuovi flussi di crediti deteriorati, scesi del 36,2% nel 2014 e di un ulteriore 7,5% nel 2015. Le rettifiche di valore effettuate hanno portato le coperture complessive dei crediti deteriorati al 27,9% (27,7% a settembre 2015), in crescita rispetto a fine 2014 (27,1%), nonostante la vendita nel corso del 2015 di 289,3 milioni di crediti lordi coperti al 71%. Al 31 dicembre 2015, gli impieghi verso la clientela ammontano a 84,6 miliardi di euro mostrando un leggero decremento rispetto a 85,6 miliardi dello stesso periodo del 2014, essenzialmente dovuto al portafoglio in run off (decresciuto in corso d’anno di oltre 800 milioni). Al netto delle voci non ricorrenti, per la maggior parte concentrate nell’ultima parte dell’anno, il quarto trimestre del 2015 si è chiuso, per la prima volta dal 2011, con un utile di 19,1 milioni, che si raffronta con un utile di 40,1 milioni nel quarto trimestre dell’anno, e con una perdita di 28,9 milioni nel quarto trimestre del 2014. Il CET1 ratio “fully loaded”, incluso l’impatto del diritto di recesso, all’11,62%.