Comin & Partners, presentato il secondo numero di Comprendere: come saranno le città del futuro

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in foto la presentazione di Comprendere, quadrimestrale geopolitico di Comin & Partners.

Una riflessione su come la transizione energetica, l’emergenza climatica e l’intelligenza artificiale stanno ridisegnando il volto delle città, in continua evoluzione anche grazie alle tecnologie e alle nuove sfide dell’architettura e dell’ingegneria strutturale. Questo il focus dell’evento, “Le città d’Europa, del mondo e del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma, presso la sede di Comin & Partners, durante il quale è stato presentato “Fare belle le città”, il secondo numero di Comprendere, il quadrimestrale geopolitico di Comin & Partners. diretto da Lelio Alfonso e coordinato dal Professor Giulio Sapelli, nato con  l’obiettivo di analizzare criticamente temi di attualità economica e sociale. L’evento ha visto la partecipazione di Gianluca Comin, presidente di Comin & Partners, Lelio Alfonso, direttore di Comprendere, Giovanni Castellaneta, già Ambasciatore negli Stati Uniti, Laura Lieto, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Antonino Saggio, Professore presso l’Università Sapienza di Roma, Monica Iacono, Amministratore Delegato di Engie e Giulio Sapelli, coordinatore scientifico della rivista.

La prima parte di “Fare belle le città”, analizza il passaggio dalla città “industriale” alla città “dell’informazione”, dove i processi produttivi sono interconnessi come i modelli informatici che ne sono alla base. La seconda parte è invece un viaggio tra le maggiori capitali di Europa, Asia, Africa, Americhe per analizzare divari e differenze nel processo di urbanizzazione. Infine, la terza sezione della rivista individua nelle grandi manifestazioni uno strumento in grado di mobilitare verso le città ospitanti ingenti risorse economiche e di garantire loro una visibilità superiore all’ordinario.

Il prossimo numero di Comprendere, dal titolo “Com’è profondo il mare”, uscirà ad aprile e tratterà il tema del mare come teatro cruciale per capire le dinamiche geopolitiche mondiali e le opportunità economiche del nostro secolo.