Mediocredito Centrale: l’utile del gruppo cresce a 46,8 mln nel 2023. Giù a 805,7 mln i crediti deteriorati

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in foto la sede di Mediocredito Centrale

Mediocredito Centrale chiude il 2023 con un utile netto consolidato di 46,8 milioni, in crescita del 24% rispetto all’anno precedente grazie alla positiva performance di tutte le banche del gruppo, tra le quali BdM Banca (ex PopBari) per la prima volta in utile dall’acquisizione nel 2020. La capogruppo Mcc ha realizzato un utile di 20,2 milioni (+3,3% rispetto ai 19,6 milioni del 2022). Mcc segnala che le commissioni di gestione delle agevolazioni sono cresciute del 20% a 48,6 milioni (40,3 milioni). La banca guidata dall’amministratore delegato Francesco Minotti segnala che i crediti deteriorati lordi delle tre banche del gruppo (Mcc, Bdm e Cassa Orvieto), comprensivi dei titoli deteriorati con garanzia pubblica (le Gacs), si attestano a 805,7 milioni, in calo rispetto agli 841,4 milioni dell’anno precedente, grazie anche alle cessioni effettuate nell’ambito di operazioni di derisking.

Il gruppo Mcc segnala crediti netti verso clientela a 9.708 milioni (9.444 milioni nel 2022) grazie in particolare alla performance delle banche commerciali del gruppo. La raccolta diretta si attesta complessivamente a 13.061 milioni (13.520 milioni a fine 2022). la raccolta da banche passa da 3.924 milioni a 2.177 milioni per effetto principalmente della chiusura a scadenza delle operazioni Tltro III avvenuta in corso d’anno. Mediocredito Centrale nella nota aggiunge che i titoli in circolazione passano da 738 milioni a 962 milioni per effetto del funding derivante dall’operazione di cartolarizzazione (senza derecognition) di gruppo posta in essere a fine 2023. Il patrimonio netto consolidato ammonta a 938 milioni (820,5 milioni al 31 dicembre 2022); oltre all’utile di esercizio, spiega la nota di Mcc, l’aggregato risente positivamente della variazione della riserva da valutazione, che passa da -118,8 milioni a fine 2022 a -49,8 milioni a fine 2023, con un effetto positivo sul patrimonio di 69 milioni. I ratio patrimoniali di gruppo si attestano al 13,03% (Cet1 ratio) e al 14,23% (Total capital ratio), in netta crescita rispetto ai dati di fine 2022.