Ictus, l’esposizione al radon aumenta i rischi: nuovo studio della University of North Carolina di Chapel Hill

39
in foto un'immagine generica di medici (Imagoeconomica)

L’esposizione al radon, un gas presente negli ambienti interni, può aumentare il rischio di andare incontro a un ictus. È quanto emerge da uno studio coordinato dalla University of North Carolina di Chapel Hill (Usa) pubblicato sulla rivista Neurology. Il radon è un gas radioattivo, inodore e incolore, prodotto dal decadimento radioattivo di diversi elementi, soprattutto il radio. È un agente cancerogeno e l’esposizione a questa sostanza aumenta il rischio di sviluppare il tumore del polmone. È presente in diverse quantità nell’aria interna di tutti gli edifici, ma la sua azione cancerogena diventa rilevante solo oltre una certa soglia. Il nuovo studio ha ora scoperto che anche a livelli più bassi di quelli che considerati a rischio, il gas può essere nocivo e comportare un aumento delle probabilità di incorrere in un ictus.

Il team ha seguito per 13 anni circa 160 mila donne, mettendo in relazione il loro rischio di sviluppare un ictus in questo periodo con le concentrazioni di radon registrate nella loro area di residenza. È emerso che le donne che vivevano nelle aree a più alta concentrarne avevano un rischio del 14% più alto rispetto a quelle che vivevano nelle zone con più basse concentrazioni. Anche a livelli di concentrazioni al di sotto delle soglie di sicurezza si riscontrava un aumento del 6% del rischio di incorrere in un ictus. “È importante notare che abbiamo riscontrato un aumento del rischio di ictus tra coloro che sono esposti a concentrazioni di radon al di sotto dell’attuale soglia basata sul cancro del polmone”, ha affermato in una nota il coordinatore dello studio Eric A. Whitsel. “Sono necessari ulteriori studi per confermare i nostri risultati. La conferma rappresenterebbe un’opportunità per migliorare la salute pubblica”, ha concluso.