Si chiama “Tele Plant Doctor” è una App che consente il rilevamento di parassiti e malattie delle colture basato sull’intelligenza artificiale e consiglia agli agricoltori e agli attori del sistema agroalimentare opzioni di gestione efficaci e tempestive. A lanciare l’App è stato il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao), Qu Dongyu, nel corso di una visita in Nepal, paese inserito nel programma della Fao ‘Digital Village’ per ridurre le perdite di raccolto, aumentando così la disponibilità di cibo e i redditi degli agricoltori, limitando le importazioni e riducendo al minimo l’uso di prodotti chimici per l’agricoltura, a beneficio della salute umana, delle piante, del suolo, della salute degli animali e dell’ambiente in generale. Parlando con gli agricoltori del villaggio di Mahadevsthan nel distretto di Kavre, dove si coltivano patate, Qu ha sottolineato l’importanza di produrre “di più con meno”, in particolare meno pesticidi e fertilizzanti, in modo da preservare la sicurezza alimentare e contribuire a proteggere l’ambiente. “La tecnologia può cambiare i mezzi di sussistenza e migliorare la qualità della vita”, ha detto Qu che nel corso della sua visita ha inaugurato anche un drone irroratore di pesticidi comandato dalla App. Il drone è in grado di completare il lavoro di irrorazione per l’intero villaggio in cinque ore, un compito che prima richiedeva tre giorni se svolto da mani umane. Questo significa migliorare notevolmente l’efficienza lavorativa degli agricoltori in particolare nella gestione dei pesticidi per diverse colture, tra cui patate, riso, pomodori, peperoncino e cucurbitacee.