Pesca, in arrivo un decreto per la demolizione delle vecchie imbarcazioni

159
Foto di Leon McBride su Unsplash

Il 2024 potrebbe rappresentare la fase finale della pesca a strascico in Liguria. In questi giorni è stato predisposto il decreto dirigenziale del ministero dell’Agricoltura e pesca che anticipa di qualche settimana il bando nazionale per il fermo definitivo di vecchi pescherecci dediti a varie tipologie di pesca. Per Liguria, Toscana e Lazio il decreto darà rimborsi che riguarderanno soltanto la pesca a strascico a cui la Ue ha già limitato le giornate di pesca, secondo i pescatori portando il lavoro al limite della convenienza. Il decreto prevede un investimento nazionale di 74 milioni di euro. Anche per questi motivi a Santa Margherita Ligure, capitale dello strascico in Liguria, attirati dal nuovo decreto in molti potrebbero puntare al fermo definitivo. “È cosi – spiega Augusto Comes di Federcoopesca- è dagli anni 90 che i proprietari dei pescherecci più vecchi attendevano questa opportunità del piano Feampa voluto dall’ Europa per ridurre lo sforzo di pesca in particolare per lo strascico. I criteri però sono più restrittivi di quanto successe nel secolo scorso, infatti per accedere al rimborso totale bisognerà dimostrare che il peschereccio è in armamento e che l’equipaggio è in regola con il Durc, il documento che comprova il pagamento dei contributi. Sicuramente avremo posti di lavoro in meno – sottolinea Augusto Comes – e una drastica diminuzione del pescato giornaliero delle reti a strascico che rappresenta il 70 per cento del pesce fresco in inverno ed il 50 per cento in estate. Siamo pronti ad assistere quanti interessati onde evitare pratiche non corrette e quindi respinte” ha aggiunto.