Gallerie d’Italia, a Napoli Vitalità del tempo: viaggio nell’arte della seconda metà del Novecento

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in foto la sede napoletana di Gallerie d'Italia

Le Gallerie d’Italia – Napoli di Intesa Sanpaolo hanno aperto al pubblico il rinnovato percorso espositivo dedicato alle opere del Novecento delle collezioni del gruppo, ‘Vitalità del Tempo’, a cura di Luca Massimo Barbero. Il nuovo allestimento propone una selezione di 44 opere databili dal dopoguerra fino al contemporaneo in grado di evidenziare la ricchezza e la molteplicità di una raccolta in continua evoluzione, che si è formata nel tempo sia grazie al confluire delle opere appartenute alle numerose banche incorporate nel Gruppo, sia a seguito di acquisizioni sul mercato e di importanti donazioni. A questo proposito, l’iniziativa offre una nuova occasione per conoscere e apprezzare un nucleo di undici opere appartenenti alla Collezione Luigi e Peppino Agrati entrate a far parte, oggi parte del patrimonio artistico gestito da intesa Sanpaolo.
Gli artisti esposti, che varieranno nel tempo, sono emblematici di un percorso dell’immaginazione e dell’inventiva contemporanea. Questo viaggio, introdotto dal neon di Bruce Nauman, parte dal monocromo come tema fondamentale degli anni Cinquanta e dall’Informale, passando all’immaginario Pop italiano, fino all’Arte Povera e contemporanea. Nel grande corridoio del secondo piano vengono esposte delle opere rappresentative di varie tendenze di ricerca legate al colore, al racconto letterario e alle personalità storiche rivisitate in chiave moderna, sino a giungere ai nuovi artisti concettuali. In esposizione quindi non solo capolavori, ma anche opere meno conosciute, emblematiche della ricerca artistica di Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alberto Burri, Bice Lazzari, Titina Maselli, Carol Rama, Alighiero Boetti, Tancredi Parmeggiani, Domenico Gnoli, Sol LeWitt, Jannis Kounellis, Robert Rymane. Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.