Usa, Matteo Garrone e Giorgio Ghiotto: due registi italiani in corsa per l’Oscar

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Io Capitano di Matteo Garrone entra nella shortlist dei 15 migliori film internazionali in corsa per l’Oscar. L’annuncio è arrivato sul sito dell’Academy. Il prossimo appuntamento per l’epopea dei due giovani senegalesi che vivono il dramma dei migranti attraverso la Libia e il Mediterraneo è per il 23 gennaio quando verranno annunciate le nomination in vista della notte delle stelle del 10 marzo a Los Angeles.

“Io Capitano di Matteo Garrone raggiunge un altro grande traguardo, riuscendo ad affermarsi in una competizione di altissimo livello, dove gareggiano i film più apprezzati su tutta la scena internazionale – ha affermato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema che ha coprodotto il film – La potenza della narrazione e la forza della storia stanno spingendo il film oltre ogni confine, il grande talento di Matteo Garrone nel raccontare l’odissea dei due ragazzi protagonisti, arriva realmente a toccare il cuore di tutti. La strada verso l’Oscar è però ancora lunga e per poter competere con i migliori 15 film del mondo è necessario svolgere ogni attività diretta a sostenere il film nella corsa alla cinquina dei finalisti. Per affrontare questo viaggio si stanno mobilitando alcune grandi aziende italiane che si affiancheranno a Rai Cinema e al Ministero della Cultura per dare un sostegno concreto alla campagna Oscar: Enel, Trenitalia, Arsenale. Uniamo le forze per una grande operazione culturale a favore dell’arte e del talento italiano nel mondo. E ancora un grande grazie a Matteo, a Seydou, Moustapha, Mamadou e Fofana!”.

Ma Garrone non è l’unico regista italiano a mantenere vive le speranze. Tra i 15 cortometraggi documentari che sono ancora in lizza, spicca “Wings of Dust” di Giorgio Ghiotto, un regista esordiente. Nonostante le incertezze e i dubbi degli altri, Ghiotto ha perseverato nel suo sogno, lavorando intensamente per portare avanti il suo progetto di laurea. Il film racconta la storia di Vidal Merma, un giornalista peruviano indigeno Quechua che lotta contro l’inquinamento causato dallo sfruttamento minerario.

Ghiotto ha vissuto personalmente le difficoltà durante le riprese, affrontando minacce di morte e sabotaggi. Il suo impegno è stato premiato quando il suo lavoro di 30 minuti ha vinto un Oscar agli Student Academy Awards, qualificandolo automaticamente per la corsa agli Oscar principali insieme ad altri 113 cortometraggi documentari. Nonostante la mancanza di un grande produttore alle spalle, Ghiotto ha ricevuto sostegno finanziario dalla società di produzione romana 42° Parallelo. Con il riconoscimento di essere tra i 15 migliori cortometraggi documentari al mondo, Ghiotto si prepara a intensificare gli sforzi mentre la data del 23 gennaio si avvicina.