Pmi, incentivi per ricerca e sviluppo: domande in piattaforma dal 24 gennaio

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Foto di Ed White da Pixabay
Dal 24 gennaio 2024 sarà possibile caricare su specifica piattaforma web le domande di agevolazione (da inviare a partire dal successivo 7 febbraio) nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile per il sostegno finanziario (attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, fino alla copertura dell’85% dei costi) di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo e, in particolare, per la competitività delle PMI, coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero finalizzati a individuare le relative traiettorie tecnologiche e applicative evolutive. La misura è dedicata a progetti presentati nelle sole “regioni meno sviluppate”.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), comprese le imprese artigiane; le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale; le imprese che esercitano attività ausiliarie in favore delle precedenti; i Centri di ricerca; le imprese agricole; gli Organismi di ricerca, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto.
I progetti dovranno essere focalizzati sulle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) che riflettono gli obiettivi della strategia di politica industriale europea e che presentano anche adeguate ricadute nei poli tematici di particolare interesse per le specializzazioni manifatturiere nazionali, le cui aree di intervento, riconducibili al II Pilastro del Programma “Orizzonte Europa”, sono coerenti con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Parliamo, in particolare di: Materiali avanzati e nanotecnologia, Fotonica e micro/nano elettronica, Sistemi avanzati di produzione, Tecnologie delle scienze della vita, Intelligenza artificiale, Connessione e sicurezza digitale.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, (come riportate dall’allegato n. 1 del DM 13 luglio 2023) , nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa. I progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca, e prevedere attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto.
I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione e non superiori a 5 milioni e, comunque, per le imprese, non superiori al 60 (sessanta) percento della media del fatturato relativo agli ultimi due esercizi contabili del singolo soggetto proponente;
Le agevolazioni sono concesse alle imprese beneficiarie nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili; nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata in questo modo:35 per cento per le imprese di piccola dimensione; 30 per cento per le imprese di media dimensione; 25 per cento per le imprese di grande dimensione.
Per gli Organismi di ricerca le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60% dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40% dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.