Third Arm, un braccio robotico indossabile che si controlla con la respirazione

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in foto Silvestro Micera (fonte video Facebook Scuola Superiore Sant'Anna)

Uno studio pubblicato sulla rivista internazionale “Science Robotics” dimostra come la respirazione possa essere utilizzata per controllare un braccio robotico indossabile in individui sani, senza ostacolare il controllo di altre parti del corpo. La ricerca, coordinata da Silvestro Micera, professore di Bioelettronica e Ingegneria neurale presso l’Epfl di Losanna e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha dimostrato come il movimento del diaframma possa essere monitorato per controllare con successo un braccio aggiuntivo, aumentando essenzialmente le capacità di un individuo sano con un terzo braccio robotico. Lo studio fa parte del progetto Third-Arm, precedentemente finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Scienza (Nccr Robotics), che mira a fornire un braccio robotico indossabile per l’assistenza quotidiana, in particolar modo in ambito lavorativo. Micera ritiene che l’esplorazione dei limiti cognitivi del controllo del terzo braccio possa effettivamente favorire una migliore comprensione del cervello umano. “La motivazione principale di questo studio è la comprensione del sistema nervoso – spiega Silvestro Micera – Se si sfida il cervello a fare qualcosa di completamente nuovo, si può imparare a capire se il cervello è in grado di farlo. Possiamo quindi trasferire queste conoscenze per sviluppare, ad esempio, dispositivi di assistenza per persone con disabilità, o protocolli di riabilitazione dopo un ictus”.