Due realtà nel cuore di Napoli: i musei del Pio Monte della Misericordia e del Tesoro di San Gennaro: è il titolo del X incontro della rassegna Narrare il patrimonio museale che avrà come protagonisti i due preziosi complessi museali del centro antico di Napoli.
Giovedì 7 dicembre alle ore 16.30, nel Teatro di Palazzo Donn’Anna (Largo Donn’Anna, 9) saranno ospiti Fabrizia Paternò, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Alberto Sifola, architetto, Governatore al patrimonio artistico del Pio Monte della Misericordia, Riccardo Imperiali di Francavilla, Deputato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, e Laura Giusti, curatrice scientifica del Museo del Tesoro di San Gennaro.
Introdurrà l’incontro Marina Colonna, presidente della Fondazione Ezio De Felice, mentre le conclusioni sono affidate a Nadia Barrella, docente del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e a Gioconda Cafiero, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
I due complessi museali, fortemente radicati nel territorio della città, raccontano attraverso i propri patrimoni artistici una storia antica, portando avanti da sempre una doppia missione culturale e sociale.
Ente filantropico secolare fondato nel 1602, il Pio Monte della Misericordia è nato per volere di sette giovani nobili napoletani per dare risposte ai bisogni di una vasta parte della popolazione provata dalla miseria. Nel solco della tradizione sedimentata nel tempo, oggi è anche un moderno museo inclusivo dove la Bellezza continua ad ispirare il Bene, realizzato attraverso progetti e iniziative sociali, solidali, educative e inclusive. Al servizio della propria missione infatti il Pio Monte ha messo l’intero patrimonio, immobiliare, artistico e archivistico per esercitare opere a favore delle persone e della comunità.
Il capolavoro del Caravaggio Le Sette Opere della Misericordia, sintesi del messaggio di ieri e di oggi di questa istituzione, compendia le azioni di solidarietà messe in pratica dal Pio Monte, accogliendo i visitatori dall’altare maggiore della Chiesa, insieme ai dipinti di Battistello, Giordano, Santafede e Forlì, per poi salire alle sale dedicate alla Quadreria e all’arte contemporanea.
Ne parleranno la Soprintendente Fabrizia Paternò che aprirà l’incontro con l’intervento Il Pio Monte della Misericordia: L’Arte al servizio del Bene e, a seguire il Governatore Alberto Sifola che parlerà di Un Museo aperto: tra Arte Contemporanea e Caravaggio.
Il Tesoro di San Gennaro, luogo unico ricco di arte, storia e cultura, racchiude, conserva e tramanda invenzione, devozione popolare, religiosità e spettacolarità: la Real Cappella del Tesoro, gioiello di arte barocca all’interno del Duomo di Napoli, custodisce le ampolle con il sangue di San Gennaro e il busto con le ossa del Santo, e dove si trova la più grande collezione di argenti al mondo; mentre le splendide Sacrestie e il Museo del Tesoro narrano 500 anni di storia e donazioni. Grazie all’impegno della Deputazione della Real Cappella e alla nuova gestione della società D’Uva, gli ultimi due anni hanno registrato risultati eccellenti (con un incremento di visitatori del 70%) e da oggi il museo dedicato al Santo Patrono di Napoli si presenta al pubblico rinnovato negli allestimenti e nella fruizione, pronto a soddisfare le esigenze di tutti i visitatori per rispondere sempre più agli standard dei musei internazionali.
A parlare della storia secolare, delle strategie e della nuova gestione museale saranno il Deputato Riccardo Imperiali di Francavilla con l’intervento dal titolo La Deputazione, un cda in carica da 500 anni e la curatrice scientifica Laura Giusti con Nuove esperienze di inclusione e comunicazione al Museo del Tesoro di San Gennaro.
Un momento particolare sarà dedicato alla presentazione di ScintillArte, progetto culturale di visite solidali che vede per la prima volta insieme le due storiche istituzioni con l’Associazione La Scintilla Onlus – “I colori della disabilità” in una virtuosa collaborazione che ha lo scopo di creare spazi di crescita e di strutturare un percorso di inclusione per le fasce più fragili della società. Uno dei rari esempi in Italia di turismo sostenibile che unisce in un unico percorso di visita due siti storici, propone un biglietto integrato e mira all’autonomia personale e lavorativa di giovani con disabilità.
La rassegna Narrare il patrimonio museale, giunta alla sua seconda edizione, è promossa dalla Fondazione Ezio De Felice e, anche quest’anno, si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Esperti, direttori di musei, operatori culturali, docenti e storici si alternano, in un incontro al mese, nella narrazione del nostro Patrimonio Museale, affrontando diverse tematiche relative a musei, allestimenti, tecniche, storia, tutela, comunicazione, inclusione.
La seconda edizione, partita ad ottobre 2023, proseguirà fino a maggio 2024: sette incontri per attraversare e approfondire, ancora una volta, i tanti aspetti del mondo della Museografia e della Museologia.
Molti i nomi di protagonisti che hanno preso parte agli incontri di Narrare il Patrimonio museale fino ad oggi: Fabio Fabbrizzi, Marco Albini, Andrea Canziani e Paola Ascione, Filippo Bricolo, Paolo Giulierini e Andrea Milanese, Alexander Debono, Sylvain Bellenger e Liliana Uccello, Giovanni Minucci, Francesca D’Onofrio e Gianluca Bove, Saverio Isola e Stefano Peyretti, Santo Giunta.