Industria farmaceutica italiana accelera:+9-10% valore produzione’23

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Roma, 1 dic. (askanews) – L’industria farmaceutica italiana, prima in Europa, accelera. Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, anticipa che “il 2023 dovrebbe essere un anno con una crescita organica del valore della produzione attorno al 9-10%: queste sono le nostre stime rispetto a un 2022 che è stato straordinario. Quindi anche un timore di minor crescita alla fine si sta attenuando proprio perché succede quello che abbiamo sempre detto: la domanda di farmaci e di salute su scala mondiale è esplosa, in particolare a valle dei Covid. E la reazione è stata l’esplosione degli investimenti in ricerca e sviluppo”.

In un incontro con la stampa svoltosi a Roma il presidente degli industriali farmaceutici ha segnalato la forza del comparto e alcune delle sfide da superare: “Noi – ha sottolineato – siamo un Paese manifatturiero, il nostro settore è un settore industriale non finanziario, non scordiamolo, e abbiamo la forza della prima industria farmaceutica europea con un valore integrato di filiera dalla ricerca e sviluppo alla produzione di farmaci e una dedizione all’export. L’Italia è un ponte per la produzione di farmaci verso tutto il mondo. E’ un ponte confermato dal dato: se guardiamo il 2022 il 97% di ciò che è stato prodotto nel nostro Paese contribuisce all’export”.

Non basta. Va considerato “il valore economico del settore, diretto e indiretto, anche rispetto ai consumi che lo stato italiano ha di farmaci, con un saldo rispetto alle esportazioni che resta positivo per il Paese di circa 9 miliardi. Ma soprattutto se guardiamo anche all’indotto si superano abbondantemente i 100 miliardi di valore”.

Il presidente di Farmindustria ha spiegato che l’Italia è molto particolare come composizione di compagini aziendali: abbiamo un mix tra aziende a capitale italiano, circa il 45%. Mantre la restante parte sono gruppi stranieri e questo da la caratteristica e la forza del nostro settore che resta una filiera industriale estremamente attraente per le risorse che il sistema-Paese riesce a mettere a disposizione”.

Cattani ha definito “la collaborazione con il Governo è estremamente positiva: registriamo con positività alcuni interventi effettuati dal governo appena insediato. Il primo in ordine temporale è stata la riforma dell’agenzia del farmaco che si deve compiere. E’ una riforma carine per il nostro settore e soprattutto per i cittadini per dare tempi di accesso più veloci”.

Cattani ha anche segnalato un “gap legislativo” rispetto all’Europa per la ricerca clinica per andare nella direzione dello snellimento e della velocità.

“Ricerca clinica, semplificazione, digitalizzazione, trial decentralizzati: è la direzione giusta. E apprezziamo il fatto – ha sottolineato il presidente di Farmindustria – che il ministro Schillaci su questo abbia avviato un tavolo con noi e gli stakeholders per migliorare e rendere il Paese più attrattivo. Siamo terzi e quarti nelle ‘intention to invest’ e quindi qualcuno ci ha superato, ed è la Spagna, che ha degli hub di ricerca e innovazione che sono molto attrattivi. Quindi questo (sforzo, ndr) aiuta a recuperare posizioni e a mantenere e possibilmente ad accrescere la nostra competitività”.