Si è concluso, dopo un anno di attività, il progetto “Guida bene in Piazza Mercato”, iniziativa promossa dalla Direzione Generale Territoriale del Sud del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con la Città Metropolitana di Napoli, l’Unasca (Unione Nazionale Autoscuole Studi di Consulenza Automobilistica), la Confarca (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici), l’associazione Asso.Gio.Ca, Fondazione di comunità del centro storico di Napoli – onlus e Fondazione Trianon Viviani. Il progetto, format già sperimentato con risultati entusiasmanti nelle precedenti iniziative “Guida bene in Sanità” e “Guida bene in piazza Mercato”, è nato con lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza stradale e, trasversalmente, per recuperare e sviluppare le regole della cittadinanza e della solidarietà, in quelle realtà territoriali caratterizzate dalla presenza di cittadini che vivono in contesti culturali, sociali ed economici fragili.
Precisamente, si è data la possibilità a 100 residenti della Municipalità 2 del Comune di Napoli, di conseguire un titolo abilitativo alla guida che possa essere strumento di crescita e mezzo per un futuro inserimento lavorativo.
“Grazie alla collaborazione di Unasca, Confarca, Asso.Gio.Ca e di Fondazione comunità centro storico di Napoli – afferma Umberto Volpe, direttore della Direzione Generale Territoriale del Sud del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -, 100 persone, giovani e meno giovani, sono state individuate per frequentare lezioni dedicate di sicurezza stradale e, successivamente, un corso vero e proprio di istruzione per il conseguimento della patente. L’iniziativa, grazie all’impegno profuso da tutte la parti coinvolte nella sua realizzazione e di tutta la comunità del rione, ha ricalcato il successo delle passate edizioni, Guida bene in Sanità, Guida bene a Forcella e Guida bene a Gioia Tauro. Il progetto è un vero e proprio ponte tra i cittadini e le Istituzioni in un contesto in cui spesso tali rapporti sono difficili. In questa edizione l’iniziativa si è arricchita anche del contributo dell’Arma dei Carabinieri che durante le lezioni di sicurezza stradale, hanno tenuto una lezione dedicata alla legalità. Sicuramente andrebbe fatto molto di più, ma è pur sempre un passo in avanti per colmare la distanza tra le istituzioni e la società civile di un quartiere ricco di storia e tradizioni, ma anche di vissuti difficili”.
“Da formatori professionisti quali siamo – dichiara Paolo Colangelo, presidente nazionale della Confarca – possiamo essere orgogliosi di aver messo la nostra esperienza e competenza in questo progetto, come abbiamo fatto anche in passato, perché è grazie a queste iniziative che possiamo essere effettivamente al servizio della sicurezza e della crescita dei cittadini. Con il nostro contributo a questo progetto, abbiamo dato la possibilità, anche ai meno abbienti, di avere la patente di guida, che per noi è simbolo di una maggiore consapevolezza, sia al volante che nella vita. Ci siamo impegnati al massimo delle nostre possibilità, per formare 100 nuovi patentati, per poterli instradare verso una crescita professionale e personale e costruirsi così un futuro migliore Con progetti come questo possiamo contribuire seriamente al benessere e alla sicurezza personale e stradale di tutti i cittadini”.
“Riconosciamo che la sicurezza stradale è fondamentale per il benessere della nostra comunità e, pertanto, investiamo in programmi che promuovano comportamenti responsabili sulla strada – dice Antonio Datri, presidente dell’associazione Unasca -. Questo progetto non è solo una campagna, ma un impegno a lungo termine per creare consapevolezza e cambiare positivamente le abitudini degli automobilisti, motociclisti e pedoni. L’educazione stradale non riguarda solo il rispetto delle regole del codice, ma anche la gentilezza, la cortesia e la comprensione reciproca tra coloro che condividono le strade di questa vivace piazza. Invitiamo tutti i residenti, le scuole, le aziende locali e le organizzazioni a continuare a partecipare attivamente a questa iniziativa. Siamo convinti che un approccio collaborativo sia essenziale per ottenere risultati significativi. La sicurezza stradale è responsabilità di tutti noi, e attraverso questo progetto possiamo costruire una cultura che valorizzi la sicurezza e il rispetto reciproco. Ci auguriamo che “Guida Bene a Piazza Mercato” diventi un modello da seguire anche per altre comunità. Insieme possiamo fare la differenza, creando un ambiente stradale più sicuro, armonioso e consapevole per tutti. Ringrazio ogni singolo partecipante per il contributo prezioso che ha portato e porterà a questa causa comune”.
“Diffondere la cultura della sicurezza stradale sembrerebbe, a prima vista, interesse e compito soltanto delle associazioni di settore o al massimo delle Forze dell’ordine – dichiara Gianfranco Wurzburger presidente di Asso. Gio. Ca. odv (Associazione Gioventù Cattolica) -. E, invece, come Asso.gio.ca. (associazione nata nel 1997 e che si occupa di minori e giovani a rischio) da sempre pensiamo che l’educazione stradale non vada esclusivamente considerata come conoscenza tecnica o addestramento, quanto come attività educativa rivolta ai ragazzi per insegnare loro l’importanza delle regole. Pensiamo, in realtà che imparare il Codice della strada non sia soltanto avere una formazione generale, ma imparare a modulare il rapporto con se stessi e con gli altri e imparare ad orientarsi e a gestire la propria vita in maniera organizzata. In realtà, se ci soffermiamo un attimo a pensare – e noi come Associazione cerchiamo di farlo da oltre venticinque anni – la sicurezza stradale chiama in causa l’intera dimensione della convivenza civile e democratica; essa, pertanto, rientra specificatamente nel più vasto compito formativo generale a cui ogni società è chiamata a rispondere. Questa opportunità – conclude Wurzburger – che ci viene data dalla Direzione Generale Territoriale del Sud del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, soprattutto in un territorio complesso ma allo stesso tempo affascinante come quello di piazza Mercato è davvero una grande intuizione! Il disagio del contesto socio ambientale unito a quello economico crea enormi difficoltà ai giovani per poter conseguire la patente di guida, questa occasione vedrà 100 ragazzi di questo territorio formarsi e raggiungere un significativo obiettivo per la loro crescita”. Giuseppe De Stefano, presidente dell’associazione Fondazione di Comunità Centro Storico di Napoli, ricorda che “la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli è stata sin da subito particolarmente felice di partecipare al progetto Guida bene al Mercato, nato con lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza stradale e più in generale, con essa, della legalità e del vivere civico”.