Archivio Storico Enel, ancora incerta la sua destinazione. Nuovo appello al Governo e ai dirigenti della società

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in foto l'Archivio storico di Napoli dell'Enel alla Mostra d'Oltremare

Torna alla ribalta il caso dell’Archivio storico dell’Enel. Il comitato che si batte per la sua salvaguardia lamenta che “ad oggi non si è ancora provveduto al rinnovo del contratto di locazione tra Enel e Mostra D’Oltremare in imminente scadenza, ma sembrerebbe che nell’ambito dei nuovi assetti organizzativi aziendali, si è pensato di spostare la gestione dell’Archivio Storico dall’attuale unità di Comunicazione a quella dei Servizi”.
Di qui il nuovo appello al Ministero della Cultura e ai dirigenti dell’Enel che pubblichiamo di seguito.

Oggetto: Archivio Storico Enel – Tutela e valorizzazione del patrimonio e delle risorse. Richiesta di incontro per i chiarimenti opportuni

All’AD e DG Enel S.P.A
Dott. Flavio Cattaneo
segreteriad@enel.com

Al Direttore Institutional Affairs Sust&Comm Italy Dott. Nicolò Mardegan nicolo.mardegan@enel.com

Al Responsabile Affari Istituzionali Enel Italia S.p.A.
Dr Fabrizio Iaccarino
fabrizio.iaccarino@enel.com

Al Ministro della Cultura,
Prof. Gennaro Sangiuliano
ministro.segreteria@cultura.gov.it
Al Consigliere del Ministro della Cultura Avv. Luciano Schifone ministro.segreteria@cultura.gov.it luciano.schifone@cultura.gov.it

Al Prof. Massimo Osanna
Direttore Generale dei Musei – Ministero della Cultura
dg-mu@cultura.gov.it

Al Gruppo Parlamentare Alleanza Verdi e Sinistra – Onorevole Francesco Emilio Borrelli borrelli_f@camera.it

Come nucleo promotore del documento per la salvaguardia dell’Archivio Storico Enel, desideriamo aprire questo comunicato richiamando la nota del Ministero della Cultura del 2 agosto 2023 di seguito riportata https://www.beniculturali.it/comunicato/25008

“L’Archivio ENEL è un importante strumento di ricerca scientifica e accademica soprattutto in una città come Napoli dove hanno sede eccellenti dipartimenti universitari di ingegneria e architettura. Vogliamo cogliere la grande opportunità di promuovere un polo archivistico che metta al centro l’Archivio ENEL e ne valorizzi tutte le potenzialità”, ha detto il Ministro Sangiuliano”.

Se è vero che l’Archivio Storico Enel rappresenta un importante strumento di ricerca scientifica ed accademica oltre ad essere particolarmente apprezzato per il suo impegno nel mondo scolastico con l’organizzazione di visite guidate sia per le scuole primarie che secondarie, con estrema sorpresa si apprende che non solo ad oggi non si è ancora provveduto al rinnovo del contratto di locazione tra Enel e Mostra D’Oltremare in imminente scadenza, ma sembrerebbe che nell’ambito dei nuovi assetti organizzativi aziendali, si è pensato di spostare la gestione dell’Archivio Storico dall’attuale unità di Comunicazione a quella dei Servizi

Appare superfluo richiamare il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, d.lgs. 42 del 2004 che prevede per le imprese detentrici di Archivi Storici l’obbligo di idonea conservazioneconsultazione e non da ultimo di valorizzazione. Proprio per quest’ultimo aspetto sin dalla sua istituzione l’Archivio Storico è stato dapprima collocato nella funzione Holding della Direzione Relazioni Esterne, poi successivamente nell’ambito della funzione Comunicazione proprio per consentire, oltre la gestione in senso stretto dell’Archivio Storico, anche la gestione degli aspetti di valorizzazione e di fruizione del patrimonio culturale e storico al pubblico attraverso aperture straordinarie, visite scolastiche ecc., e con il fine di preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio nonché promuovere lo sviluppo della cultura.

Come in tutte le grandi aziende, la competenza delle unità dei Servizi è soprattutto di natura tecnica e riguarda esclusivamente la tenuta degli archivi di deposito, soggetti a disciplina giuridica diversa e ormai quasi tutti gestiti in outsourcing, la gestione edifici e la manutenzione degli stessi e degli impianti. È di tutta evidenza che la collocazione dell’Archivio Storico all’interno di tale unità appare non idonea e inficerebbe la valorizzazione che invece rappresenta una delle principali attività

Del resto, le più importanti aziende detentrici di archivi affidano la responsabilità dei loro patrimoni storici per la valorizzazione proprio alle funzioni strategiche di comunicazione e/o sostenibilità. Alcuni esempi significativi li riscontriamo nelle imprese come Eni, Barilla, Fendi, Ferragamo e Ferrovie dello Stato nell’ambito della propria Fondazione. Siamo sicuri che anche Enel non sarà da meno nella valorizzazione del proprio archivio storico. Non ci sono dubbi che gli archivi oggi costituiscono per le imprese il più suggestivo ed importante strumento di comunicazione grazie al quale è possibile ottenere grandi vantaggi in termini di reputazione, responsabilità sociale, delle relazioni istituzionali con importanti riflessi sulla brand identity.

Visto l’impegno di pregio dell’Amministratore Delegato di Enel, Flavio Cattaneo e del Direttore Nicolò Mardegan di voler maggiormente valorizzazione l’Archivio Storico, l’affidamento nell’area Servizi andrebbe in controtendenza determinando un appiattamento o, meglio, un annullamento delle attività di valorizzazione.
Sarebbe opportuno, invece, che l’Archivio Storico rimanesse nell’attuale area di Comunicazione oppure in un’unità che invece rappresenti al meglio la sua funzione come la Fondazione Enel o addirittura l’area di Sostenibilità dal momento che l’Archivio Storico nasce proprio come progetto diresponsabilità sociale d’impresa.

Con la finalità di tutelare il progresso fino ad oggi raggiunto nella gestione dell’Archivio Storico come patrimonio d’interesse nazionale e i successi e i riconoscimenti conquistati finora e nel tempo, scongiuriamo qualsiasi azione di cambiamenti e di movimentazione in merito alla sede attuale e di conseguenza anche al personale ad oggi in forza che ne ha garantito la valorizzazione in questi termini in quanto memoria storica nella gestione e nella conoscenza specifica dell’Archivio Enel.

Per quanto esposto ed argomentato, il Comitato che non intende entrare nel merito di competenze di un’azienda privata ma dialogare,

CHIEDE
• nell’ottica di una proficua collaborazione futura in termini di valorizzazione dell’Archivio Storico Enel e tenuto conto dell’importanza che sicuramente il vertice Enel darà alle best practices dell’ Heritage Management, che siano rispettati gli accordi nascenti dall’incontro dello scorso 2 agosto;
• un possibile incontro per definire gli aspetti della valorizzazione in quanto l’Archivio Storico Enel e quindi la relativa documentazione storica è assoggettata al regime pubblicistico, pertanto, sottoposta agli obblighi previsti dagli art. 30-31-33-34-35 – D.P.R. 30-09-1963 n. 1409 (cfr. parere n.56 del 3.11.1997 del Consiglio di Stato, Seconda Sezione), a sua tutela e salvaguardia in quanto bene di pubblico interesse.
• Vista l’imminente scadenza del contratto a Mostra D’Oltremare, che venga definita la questione della proroga contrattuale prima della scadenza naturale del contratto.

In rappresentanza:

Dott.ssa Pina Amarelli – Cavaliere del lavoro – Imprenditrice Museo Amarelli – Componente cda Touring Club Italiano
Prof. Edoardo Currà – Presidente nazionale AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale
Prof.ssa Concetta Damiani – Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (DILBEC), Università dellaCampania “Luigi Vanvitelli”
Prof. Adriano Giannola – Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ)
Prof. Giuseppe Moricola – Professore ordinario di Storia Economica – Università di Napoli, “L’Orientale”
Sig. Enzo Morreale – Comitato Civico di San Giovanni a Teduccio – Salviamo l’Archivio StoricoEnel
Prof. Marco Santillo – Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Economiche eStatistiche, Università di Salerno
Prof. Augusto Vitale – già docente della Facoltà di Architettura, Università di Napoli “Federico II” “Socio Benemerito , AIPAI
Prof.ssa Ilaria Zilli – Professore ordinario di Storia Economica presso l’Università degli Studi delMolise