A proposito della giovane Giulia

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in foto un dibattito tv sul caso di Giulia, uccisa dall'ex fidanzato

di Franco Fronzoni

Il recente “femminicidio” di Giulia ha scatenato una profonda reazione in tutti; primeggia tutta la Stampa, ma anche i Media, i Politici e, perfino il Presidente della Repubblica; giusto? No, giustissimo, almeno e certamente, in quanto tesa a determinare un conseguenziale obbiettivo di ridurre questo orrendo tipo di delitti.  Bene, quindi, molto bene, il numero –  15 22 – la mano alzata (pollice chiuso e quattro dita dritte) per la chiamata urgente per soccorso per quel tipo di aggressione e, i giusti insegnamenti di rispetto reciproco fin dai primi anni nella famiglia. Quello che non mi è piaciuto, però, è la gara che ne è derivata per illustrare il tutto con esagerazioni, piagnistei, frasi retoriche (…..il focolare rimasto vuoto ) veramente melliflui,  per intimare una condanna esemplare ed una tipizzazione del delitto, da categorizzare come “machismo”, vocabolo piuttosto  indeterminato e molto distorto, da addebitare a quasi tutte le azioni dei maschi nei riguardi delle donne ed in senso eminentemente negativo. In realtà certi “machismi” non nuocciono affatto, in tante imprese ardimentose, in tanti salvataggi coraggiosi, in alcuni sport, nelle seppur deprecate ma esistenti guerre ed in tanti episodi nei quali il coraggio degli uomini salva vite umane, a totale sprezzo della loro propria vita. 

Perché, domando a me ed a voi lettori, era machismo l’azione del maschio dell’antichità che per proteggere la sua donna dal mondo esterno, dagli animali, contro l’infuriare del tempo atmosferico costruendo capanne e lavorando duramente per alimentare (oltre sé stesso) la sua donna ed i figlioli, il tutto a rischio ed infinite volte, con la perdita della loro vita? Era, invece, buono e necessario salvare la propria donna e, così, salvarle tutte. Ed, ancora, non è risultato altrettanto buono il derivato concetto del “prima le donne ed i bambini”, per il salvataggio in mare, in caso di incendio, o di altri pericoli ed avvenimenti? Gli uomini, loro e in quanto machisti, hanno adottato questo onorevole principio, non certo per imposizione delle donne, ma a loro esclusivo vantaggio. E’ proprio il “Machismo” (espressione della virilità, della forza, del coraggio) che produce anche tanti eroici comportamenti in tanti frangenti.

Era machismo quando, nella storia antica, toccava all’uomo andare in guerra e perdere la vita per difendere la donna, la capanna, la tribù, il Paese e la Nazione, a volte, anche soltanto per un capriccio di un Monarca? era machismo negativo o positivo?

Di patriarcato non voglio proprio parlare, poiché il vocabolo mi sembra del tutto inaccostabile ai detti casi di aggressione.

Ecco, quindi, che la pur esagerata campagna (ad esempio, notiziari di telegiornali soppressi per un servizio speciale su quel fatto) per sottolineare la nefandezza di un delitto del genere mi sta bene, ma non quella intesa ad incolpare di machismo tutti gli uomini, anche perché in fin dei conti, esistono anche i “maschicidi” e, tanti, in numero ben più alto quello dei morti maschi rispetto alle morti di donne; nel loro complesso, l’80 % di tutte le morti è di maschi, il 20% di femmine. Nella fattispecie, però il numero degli uccisi maschi ad opera delle femmine resta, di molto, inferiore a quello delle femmine uccise dai maschi. Il Machismo, quindi, non c’entra per nulla in tali fatti; questi sono soltanto episodi nefandi nel corso della vita umana, da condannare tutti come vigliaccheria ai danni del più debole. 

Del pari, non mi è piaciuta molto l’enfasi esposta nell’inseguimento del colpevole, nell’accanimento non per una, ma per la più forte, condanna di quel giovane Una persona che contraddice nei fatti i suoi stessi sentimenti: “non posso vivere senza Giulia”; in realtà la uccide, con ciò attuando il contrario di quanto dichiarava di non poter tollerare, determinando quello di vivere tutta la vita senza di lei ed in prigione, una nemesi fatta in casa! Si dice che avesse premeditato il delitto; può darsi, ma la sua azione dimostra soltanto una sicura immaturità e la mancanza essenziale di una coerente personalità, niente affatto maschilista, anzi pusillanime.

Quello che ho veramente molto ammirato e mi ha molto commosso è stato l’atteggiamento della povera Giulia, la quale, pur non volendo più continuare la relazione ha adottato un delicatissimo comportamento nei confronti dell’ormai suo ex, e, cosciente del dolore che andava ad arrecargli, agiva non più da innamorata, ma con cuore divenuto maturo e materno, quest’ultimo sublime sentimento che nella natura esiste soltanto nella femmina. 

Del pari, ho ammirato molto il comportamento di entrambi i due padri, riservati e moderati, l’uno nel comprendere l’ineluttabilità dei fatti e, l’altro, nella consapevolezza dichiarata di una giusta punizione per il suo proprio figliolo. Esemplari comportamenti sinceri, realistici e non faziosi. 

Tre persone, quindi da compiangere molto, ma da ammirare molto, molto, i più.

Documenti Fronzoni a proposito della giovane Giulia novembre 202327