Spesa per cancelleria in comuni capoluogo: Napoli guida la classifica dei ‘promossi’

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Diciotto i capoluoghi di provincia italiani ‘promossi’ con la tripla AAA nella gestione della spesa per cancelleria, carta e stampati. A decretarlo la speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2022 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report). A risultare più ‘virtuosi’ per questa voce di costi dell’ente, ottenendo così il massimo rating, sono: Como (400,00 euro), Napoli (15.623,43), Cagliari (5.754,31), Cuneo (6.279,04), Barletta (15.148,91), Lodi (7.829,38), Ragusa (14.271,91), Catanzaro (19.947,52), Pescara (27.160,64), Piacenza (23.811,83), Cosenza (15.867,86), Pavia (17.651,87), Forlì (29.020,80), Nuoro (10.593,10), Asti (19.379,07), Roma (306.224,15), Alessandria (26.747,80), Imperia (14.250,50). Ancora più folto il gruppo di città che risultano fra le più virtuose per questa voce di spesa, ottenendo la doppia AA: Rovigo, Oristano, Reggio Calabria, Lucca, Catania, Pisa, Crotone, Andria, Salerno, Aosta, Massa, Macerata, Trapani, Milano, Lecce, Cesena, Teramo, Benevento, Arezzo, Treviso, Pistoia, Pesaro, Caltanissetta. Ma anche il gruppo che si è aggiudicato la A: Chieti, Ancona, Terni, Avellino, Savona, Fermo, Vercelli, Lecco, Rieti, Varese, Latina, Brindisi, Foggia, Verbania, La Spezia, Gorizia, Trani, Viterbo, Cremona.