Calcio Napoli, addio a Garcia. Tudor in pole per la sostituzione: incontro a Roma. Alternative: Cannavaro e Mazzarri

95

Rudi Garcia non è più l’allenatore del Napoli. Resta l’attesa del comunicato annunciato, quello che sancirà la fine del fallimentare post-scudetto, e dell’addio del tecnico francese dopo 16 partite fra campionato e Champions: 8 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte e una marea di polemiche. La sconfitta al Maradona con l’Empoli ha fatto scoppiare la crisi definitivamente. Aurelio De Laurentiis incontrerà nelle prossime ore a Roma l’agente di Igor Tudor per offrigli la panchina, anche per mancanza di grandi alternative. Antonio Conte fu sondato alla prima pausa per le nazionali, e disse no grazie. Se troveranno l’accordo, l’allenatore croato dirigerà il prossimo allenamento a Castel Volturno, alla ripresa mercoledì. In caso contrario ballano due alternative: l’opzione del traghettatore solido Walter Mazzarri, la scommessa “paesana” Fabio Cannavaro. Con ogni probabilità, però, sarà Tudor il prossimo allenatore del Napoli. lo scorso anno ha portato il Marsiglia al terzo ponto in Ligue 1, lasciando il club a fine anno. In carriera ha guidato anche Hajduk Spalato, Galatasaray, Udinese (conquistando due salvezze) e Verona (sfiorando l’Europa).

Lo scrivono anche in Francia. “Rudi Garcia lascia il palco, dopo quattro mesi a Napoli che non hanno mai visto scoccare la scintilla”, si legge su L’Equipe. Aurelio De Laurentiis “non ha aspettato nemmeno il fischio finale per andarsene, pazzo di rabbia dopo il gol dei toscani nel recupero. ADL era già sceso negli spogliatoi all’intervallo per parlare con la squadra, e il suo accentuato interventismo nelle ultime settimane è stato un indicatore eloquente della scarsa fiducia che riponeva nel suo allenatore da ottobre”. L’Equipe ricorda infatti che “la posizione di Rudi Garcia aveva già vacillato gravemente durante l’ultima sosta delle Nazionali, dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina (1-3, 8 ottobre) che aveva spinto De Laurentiis a cercare un successore”. E che la crisi viene da lontanissimo: “Le prime tensioni sono apparse in fase di preparazione, intorno alle richieste del preparatore fisico del francese, Paolo Rongoni. Poi è stata la volta delle reazioni umorali di Victor Osimhen, sullo sfondo di un complicato prolungamento contrattuale, o di Khvicha Kvaratskhelia, riserva a sorpresa domenica contro l’Empoli”.