Il risparmio, punto di forza dell’economia italiana.

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Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay

Anche Fitch, una delle più importanti agenzie di rating che passano al vaglio soprattutto i bilanci pubblici, ha confermato venerdì il suo voto a quello dell’ Italia, le tre B, e ha invitato il governo a fare di più per quanto riguarda le riforme e gli investimenti. In effetti non si è allontanata da quanto, circa 10 giorni fà, aveva già espresso Standard & Poor, un’ altra delle agenzie di quel genere. In attesa che entro la fine di questo mese si esprima anche Moody”s, operativa anche essa nel settore delle due già citate, il Paese sembra limitarsi a vivacchiare, con poche variazioni importanti nel tessuto economico. Continuano invece a crescere il debito pubblico e la percentuale dei suoi abitanti che sono finiti in stato di povertà. Nonostante questa introduzione non faccia indulgere a considerazioni allegre, seppure di maniera, nel corso della settimana appena terminata qualcosa che trattenga la speranza all’ interno dello Stivale, isole comprese, ha fatto capolino nel cuore degli italiani. Quegli stessi che, oltre alla qualifica di “brava gente”, che fu anche il titolo di un film dei primi anni ’60, stanno confermando in questi giorni di essere rimasti anche grandi risparmiatori. Era già noto che quanto delle loro entrate le famiglie italiane riuscissero a non consumare lo mettessero da parte, tant’ è che il Paese, nonostante il brutto periodo, continua a rimanere in testa alla classifica di tale attitudine dei paesi della EU. L’ emissione supplementare di BOT che la CDP, Cassa Depositi e Prestiti, ha comunicato venerdì, sembra dar conferma del permare ben radicato negli italiani l’adozione di quel comportamento virtuoso. Questi i fatti. Martedì la CDP, collaborata dalle banche Unicredit e Intesa San Paolo, ha immesso sul mercato retail, quello composto in prevalenza da famiglie e piccoli risparmiatori in genere, 1.500 miliardi di BOT con scadenza nel 2029. Per il collocamento degli stessi stanno operando 24 istituti di credito. Quei titoli, di per sé ben remunerativi, 5% , sono corredati da incentivi non determinanti se presi da soli, ma se valutati nel complesso, rendono quelle obbligazioni oggetto di forte attrazione..Solo per far cenno di qualcuno degli incentivi appena accennati, può bastare il particolare trattamento fiscale e il premio di fedeltà per quanti dei sottoscrittori le terranno in portafoglio fino alla scadenza. Quanto sia stata importante e apprezzata questa emissione, è provato da uno step della stessa a metà settimana, essendo stata sottoscritta per intero l’ ammontare della stessa .E dire che la comunicazione di quella emissione rivolta al pubblico, peraltro particolarmente curata nella forma e nella sostanza, subito dopo l’ invito all’ acquisto di quei titoli, precisava che il termine ultimo per recarsi agli sportelli bancari per il perfezionamento dell’ operazione, sarebbe stato il 27 novembre, salvo chiusura anticipata. Essendo stata la domanda di quel prodotto finanziario molto superiore all’offerta, i vertici della CDP hanno deciso di innalzare il tetto della stessa di altri 500 miliardi. In numeri ciò significa il 33% ( un terzo ! ) in più di quanto programmato inizialmente. C’è da ipotizzare, senza grande margine di errore, che anche questo ampliamento dell’ operazione sarà accolto come la prima da chi ha buon naso per quel tipo di investimenti. È opportuno sottolineare, perchè va considerato con particolare soddisfazione, il successo di un’ operazione del genere. Di seguito i motivi. Dal 2021, con quattro emissioni anche esse particolarmente gradite dai risparmiatori, la CDP ha messo in cassa 2.500 miliardi di euro. C’è stato un crescendo notevole di ogni operazione rispetto alla precedente e tanto dovrebbe essere valutato anche in linea con le necessità finanziarie occorrenti per coprire la parte del PNRR a carico dello Stato. Quel risultato è altrettanto importante per il reperimento della provvista occorrente per altri investimenti, tra essi anche quelli sollecitati qualche giorno fa anche dal FMI, il Fondo Monetario Internazionale. Nuove Infrastrutture, ammodernanto di quelle esistenti e tante altre opere, pubbliche e private, possono essere finanziate, almeno in parte, con quelle somme che confluiscono nelle casse del Tesoro. Sempre l’informazione della CDP contiene un passaggio particolarmente importante per la situazione del. Paese. Il contenuto dello stesso, stretto all’osso, è che chi investe sa con certezza che i propri risparmi rimarranno in Italia. Lungi da essere paragonata all’ operazione “oro per la patria” messa in piedi dal Fascismo tanti anni fa, quella affermazione ha presa facile e efficace sui potenziali investitori. Ora toccherà alle banche operanti sul territorio di predisporre qualcosa del genere coordinando tra esse stesse i particolari dell’ operazione. L’opportunità di questa scelta è dettata dalla convenienza per quegli istituti di offrire ciascuno lo stesso prodotto alla propria clientela, evitando così confusioni e distrazioni dall’acquisto dello stesso. Ne hanno discusso questa mattina al bar Centrale del villaggio personaggi di ogni genere, artigiani, contadini, rappresentati di commercio e anche pensionati. Per chi è riuscito a dedicare anche solo pochi minuti all’ascolto di quei ragionamenti, soprattutto dialoghi, ma anche monologhi, sarà stato piacevole riscontrare che quanto veniva fuori dagli stessi era ben nutrito di positività, in particolare riguardo alla fiducia nutrita nella ripresa del Paese e nella efficienza del suo sistema creditizio. In particolare gli argomenti maggiormente discussi sono stati, oltre alla sicurezza e al rendimento di quel genere di operazioni, la soddisfazione che i propri risparmi sarebbero serviti, insieme a altre risorse, a finanziare la ripresa italiana. A volte può essere di motivato conforto porgere le orecchie all’ascolto della sana capacità di determinati personaggi di argomentare il proprio atteggiamento positivo con linguaggio colorito. Quindi possono essere di conforto, talvolta utili, anche le chiacchiere da bar e da altri locali simili.