Ecomondo, Di Gennaro SpA fino al 10 novembre alla Fiera di Rimini

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Innovazione e sostenibilità, con tecnologie sempre più performanti poste al servizio di una gestione dei rifiuti ormai orientata decisamente al recupero, sono il biglietto da visita che l’azienda campana Di Gennaro S.p.A, presenta a Rimini fino al 10 novembre alla Fiera Ecomondo, dove una postazione artistica concettuale di Lello Esposito, al Padiglione B1 (Stand 409-508), racconta in opere la metamorfosi di Partenope, leggenda secolare che si presta alla metafora, con grande attualità se trasferita ai giorni nostri.

Un racconto infatti che sebbene intriso di romanticismo ben riconduce alle trasformazioni “illuminate” di un’azienda in cui la materia utile permane ma in altra forma. Il messaggio “Recupero è Bellezza”attraverso l’arte di Lello Esposito, sottolinea il valore dell’azienda familiare di Giuseppe Di Gennaro e dei suoi figli Chiara e Gian Carlo, leader da 107 anni nel riciclo e all’avanguardia nel recupero dei rifiuti da trasformare in nuove risorse. Una vetrina per l’impresa, tra tecnologie, e lavoro di squadra che fanno di Ecomondo il luogo ideale per trasmettere il messaggio della transizione ecologica. Un luogo in cui presentare l’azienda alla quarta generazione e in questo campo dal 1916, rispondendo a tutte le necessità di innovazione. Trasformare è infatti la chiave di lettura tra arte e riciclo dello scarto, che può rivivere sotto altra forma, continuando a produrre valore sia d’uso che di scambio. Le aziende del recupero in generale e quelle dotate di impianti di selezione altamente tecnologici, come la Di Gennaro, sono l’anello centrale della filiera del riciclo, di cui la raccolta differenziata rappresenta quello iniziale e l’impianto industriale di riciclo quello terminale.

“Anello entrale” quindi non solo nel “diagramma di flusso” ma anche nell’accezione di “anello di congiunzione indispensabile” per trasformare il rifiuto proveniente dai cittadini che, seppure differenziato all’origine, non è certo pronto per alimentare uno stream industriale in semilavorati (in alcuni casi, come per la carta, in veri e propri prodotti “EoW” (End of Waste) funzionali alle esigenze qualitative e tecniche degli impianti di riciclo. Una grande responsabilità di fatto che la Di Gennaro ha nel DNA di un’imprenditoria responsabile sul piano sociale, attraverso un continuo tentativo di andare oltre questa automatica identificazione, per cui l’Azienda, fortemente radicata nel territorio e nella sua cultura, contribuisce alla sua crescita. Una evoluzione continua non solo per le quantità trattate ma, soprattutto, per la capacità di fornire servizi di qualità al passo con le esigenze dei diversi stakeholder, ovvero sia quelle dei Comuni e degli operatori della raccolta, sia quelle delle filiere industriali del riciclo che sono i terminali dei materiali selezionati e valorizzati, sia, infine, quelle dei Consorzi stessi che si pongono da snodo tra la raccolta e l’industria del riciclo.