Borsa: Europa pesante. Petrolio sotto quota 30 dollari, benzina ai minimi

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Il petrolio piomba sotto quota 30 dollari. Alle 15.45 italiane i futures sono scesi fino a 29,96 dollari al barile. Il Brent è a 32,41 dollari. E il prezzo della benzina, grazie al crollo del greggio, scende sotto quota 1,4 euro per la prima volta dal novembre del 2010. Stando alle rilevazioni del ministero dello Sviluppo, il prezzo medio (calcolato considerando self e servito, pompe bianche e gestori di marca) è sceso già il 25 gennaio a 1,392 euro al litro e il 1 febbraio è andato ancora più giù, a 1,387 euro. Secondo le statistiche del Mise l’ultima volta che il prezzo era sceso sotto quota 1,4 euro era il novembre 2010 (1,385 euro).(

La Borsa impone uno stop a Eni, finita in asta di volatilità con un calo teorico del 4,7% mentre tutto il listino si indebolisce. Il Ftse Mib cede il 2,74%.
Pesante anche Mps (-8,9%) e Bpm (-4,3%). Saipem cede il 5,8 per cento.

Asia in calo con petrolio, Pboc salva listini Cina  – Seduta negativa per le borse asiatiche che risentono ancora una volta del calo del petrolio, con il brent che tratta in area 33,6 dollari e il Wti a 31 dollari. Tokyo ha ceduto lo 0,6%, Seul lo 0,9% e Sydney l’1% mentre Hong Kong, ancora aperta, arretra dello 0,4%. Le vendite hanno risparmiato Shanghai (+2,3%) e Shenzhen (+3,4%), grazie a una nuova iniezione di liquidità da 100 miliardi di yen (circa 15 miliardi di dollari) da parte della Pboc, la banca centrale cinese, che si aggiunge ai due mila miliardi già erogati il mese scorso. A deprimere i listini hanno contribuito ancora una volta le vendite sui titoli minerari e del petrolio, dopo che ieri Standard & Poor’s ha messo sotto osservazione il rating di cinque grandi compagnie e ha tagliato quello di Shell. 

Il petrolio piomba sotto quota 30 dollari. Alle 15.45 italiane i futures sono scesi fino a 29,96 dollari al barile. Il Brent è a 32,41 dollari. E il prezzo della benzina, grazie al crollo del greggio, scende sotto quota 1,4 euro per la prima volta dal novembre del 2010. Stando alle rilevazioni del ministero dello Sviluppo, il prezzo medio (calcolato considerando self e servito, pompe bianche e gestori di marca) è sceso già il 25 gennaio a 1,392 euro al litro e il 1 febbraio è andato ancora più giù, a 1,387 euro. Secondo le statistiche del Mise l’ultima volta che il prezzo era sceso sotto quota 1,4 euro era il novembre 2010 (1,385 euro).(

La Borsa impone uno stop a Eni, finita in asta di volatilità con un calo teorico del 4,7% mentre tutto il listino si indebolisce. Il Ftse Mib cede il 2,74%.
Pesante anche Mps (-8,9%) e Bpm (-4,3%). Saipem cede il 5,8 per cento.

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