Sanità, Agenas: Progetto Perssilaa “buona pratica locale”

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(Imagoeconomica)

Il progetto europeo PERSSILAA (PERsonalised ICT Supported Services for Independent Living and Active Ageing), promosso da Regione Campania, Università Federico II di Napoli e dall’Azienda ospedaliera universitaria federiciana ha ottenuto dall’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) il riconoscimento di “buona pratica locale” legata alla gestione della cronicità e con l’utilizzo dell’Ict. Il prestigioso riconoscimento è stato istituito dal nuovo quadro nazionale Pnrr e Dm 77/22.

Perssilaa si pone come scopo lo screening della fragilità negli anziani, l’implementazione di programmi di prevenzione e promozione della salute e tele-monitoraggio con l’ausilio di strumenti informatici. Gli anziani, a seguito di una visita ambulatoriale per la prescrizione dell’attività fisica adatta, vengono ‘arruolati’ in un programma di tele-monitoraggio con medical device e smartwatch, integrati con la cartella clinica dell’ospedale e un piano di cura condiviso. Tramite un’app mobile per cellulare, il paziente può accedere a un programma di esercizio fisico personalizzato. Gli anziani hanno anche l’opportunità di partecipare ad attività di promozione della salute e benessere psicologico attraverso incontri bi-settimanali su nutrizione, sedute di mindfulness, prevenzione delle cadute. Il fine è favorire una migliore gestione domiciliare della condizione clinica dei pazienti over 65, fornendo specifici programmi di nutrizione, attività fisica e di aderenza alla terapia medica. Da tale indirizzo generale derivano diversi vantaggi: l’empowerment dell’anziano fragile mirato alle funzionalità fisiche, cognitive e nutrizionali; l’incoraggiamento all’impegno e all’adesione a servizi di prevenzione; il miglioramento dello stile di vita; la fruibilità da parte di professionisti sanitari, servizi sociali, anziani e caregiver di servizi altamente innovativi, supportati dalle tecnologie informatiche; la limitazione dell’aggravio dei costi sanitari ottenuto tramite la prevenzione di eventi acuti in soggetti fragili.

“Il riconoscimento ottenuto è per noi una grande soddisfazione, significa che il lavoro svolto dal Dipartimento di Sanità pubblica, in collaborazione con la Cattedra Unesco, va nella direzione giusta – afferma Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e chirurgia dell’Ateneo federiciano – Le attività di prevenzione e promozione della salute del progetto Perssilaa sono finalizzate all’autogestione delle patologie croniche e alla prevenzione di eventi acuti che possono esacerbare lo stato di salute dei pazienti. Inoltre, i servizi di screening e promozione della salute riguardano anche domini sociali e psicologici. Le attività si integrano – prosegue – con i servizi di prevenzione e promozione della salute delle Asl. Il servizio è anche integrabile con i servizi socio-assistenziali dei Comuni per la componente del benessere sociale e psicologico del paziente”.