Morto Paolo Romanello, ex direttore della Fondazione Ente Ville Vesuviane

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L’architetto Paolo Lorenzo Romanello, direttore della Fondazione Ente Ville Vesuviane dal 1985 al 2019, è morto all’età di 76 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia ad esequie. Nel 1976 Romanello entrò a far parte dell’Ente per le Ville Vesuviane di cui divenne direttore generale nel 1985; anche successivamente alla trasformazione dell’Ente per le Ville Vesuviane nell’omonima Fondazione, avvenuta nel 2009, ha continuato a svolgere tale ruolo per un decennio. Nel corso della sua attività per l’Ente per le Ville Vesuviane ha svolto un’intensa opera per la valorizzazione dell’insieme dei sistemi di risorse culturali vesuviane (patrimonio archeologico, architettonico, naturalistico). È stato fra i promotori e realizzatori del Parco Nazionale del Vesuvio e del suo inserimento, insieme con il complesso delle 122 Ville Vesuviane del XVIII secolo, nella Lista Mab Unesco. Romanello ha mantenuto stretti rapporti di collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Campania, la Provincia di Napoli e i Comuni della fascia vesuviana costiera, contribuendo alla definizione di strategie di intervento per la conservazione e la riqualificazione funzionale del patrimonio culturale compreso nell’area orientale del Golfo di Napoli. In qualità di direttore artistico, ha organizzato e coordinato, negli spazi teatrabili delle Ville e dei luoghi monumentali vesuviani, il Festival delle Ville Vesuviane. È autore di oltre cinquanta tra studi, pubblicazioni, saggi ed articoli, nonché diverse sceneggiature televisive, su argomenti inerenti la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali. Laureato nel 1971 in architettura, con il massimo dei voti e la lode, presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli, Romanello aveva iniziato la carriera collaborando fino al 1976 con l’Istituto di Storia dell’Architettura e Restauro della omonima Facoltà dell’Ateneo partenopeo, con la quale, nel tempo, ha mantenuto regolari rapporti: vi ha tenuto, infatti, lezioni inerenti la conoscenza, salvaguardia, conservazione e valorizzazione dei beni culturali ed, in più occasioni, è stato correlatore di tesi di Laurea sull’argomento. Particolare rilevanza, in quegli anni, ha avuto la sua ricerca, in ambito Cnr, sui centri storici delle province campane di Avellino e Benevento (1975/1976) che successivamente al terremoto del 1980 in Irpinia è stata di riferimento per l’intervento di ricostruzione dei paesi distrutti dal sisma.